2012-03-16 14:16:08

Oltre metà dei seminaristi è su Facebook. Il clero italiano comunica sui social network


L’uso dei social Net Work è sempre più diffuso fra il clero cattolico italiano. È quanto emerge da una ricerca condotta dal Cremit dell’Università Cattolica di Milano e dal Dipartimento Istituzioni e Società dell’Università di Perugia. I ricercatori di questi due atenei hanno indagato per conto della WeCa (Associazione Webmaster Cattolici Italiani) l’uso di Facebook da parte di sacerdoti, religiosi e seminaristi, mettendo a fuoco un quadro di grande ricchezza e di grande attenzione nei confronti dei social media. Risulta infatti che 20% dei diocesani e dei religiosi ha un profilo su Facebook. Si tratta di una percentuale elevata se la si confronta con il dato più generale dei cittadini italiani. La percentuale sale addirittura al 59,7% nel caso dei seminaristi, segno evidente della maggiore frequentazione di questi ambienti da parte delle generazioni più giovani. Da alcuni primi dati appare una differenza numerica di presenza da parte delle religiose rispetto ai religiosi. Emergono anche differenze tra nord e sud del Paese: il meridione in questo caso appare come l’universo maggiormente digitalizzato rispetto ad un nord che invece sembra essere meno incline all’uso dei media sociali e partecipativi. Alla luce di questi primi dati la ricerca nelle fasi successive della ricerca si cercherà di spiegazioni circa le peculiarità di utilizzo da parte dei religiosi attraverso un approfondimento qualitativo che si baserà sulla social network analysis e sullo studio semiotico e comunicativo dei singoli profili.WeCa è la prima iniziativa europea del suo genere che intende unire, in una comunità viva e in continua sinergia, le conoscenze e le esperienze dei Webmaster Cattolici. Sono infatti circa 15.000 i siti cattolici italiani. WeCa è riconosciuta nel "Direttorio delle Comunicazioni Sociali", come importante realta' nella missione della Chiesa. (M.G.)







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