Il cardinale Bagnasco: i comandamenti al centro del "cammino europeo"
“Quando Dio viene oscurato anche l’uomo si perde, si smarrisce. La mentalità moderna
sembra avere dimenticato che, dove c’è Dio, l’uomo prospera nel suo mondo interiore
e, quindi, affronta meglio i problemi e le situazioni di vita, sia personali, sia
sociali. Ma laddove Dio viene oscurato, il fondamento della dignità umana, che deve
essere il criterio, la misura di ogni attività in qualunque ambito, si perde. È inevitabile,
perché l’uomo viene piegato inesorabilmente a leggi diverse rispetto alla sua dignità
intrinseca”. Ad affermarlo - riferisce l'agenzia Sir - l’arcivescovo di Genova e presidente
della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nell’omelia che ha pronunciato questa mattina
durante la Messa celebrata per i lavoratori di Ansaldo Sts a Genova Sampierdarena.
La messa odierna è la terza, in pochi giorni, celebrata dal cardinale Bagnasco per
le aziende del Gruppo Finmeccanica dopo Selex-Elsag e Ansaldo Energia. “Dio - ha detto
l’arcivescovo - è fondamento e garante, ce lo dicono i comandamenti. Dio ci ha dato
dei comandamenti che spesso sono stati dimenticati credendo, la cultura moderna in
Italia, in Europa e in altre parti del mondo, di poter fare a meno di Dio e di poter
essere legge a sé stesso. I risultati li vediamo in tanti campi del vivere sociale
e civile, nella nostra vita personale e familiare, nei nostri ambienti: quando Dio
viene oscurato anche l’uomo si perde, si smarrisce”. L’arcivescovo ha ricordato che
quello dei comandamenti, “insieme ad essere un discorso chiaramente religioso, è anche
radicalmente e profondamente umano. Non per niente i padri dell’Europa, Schumann,
Adenauer e De Gasperi avevano pensato di porre come fondamento di questo cammino europeo
i comandamenti di Dio non per una ambizione teocratica ma per un’intelligenza umana”.
“Quando c’è il fondamento vero nella vita di una persona, nella vita di una famiglia,
di una società, di un’azienda, di una cultura, della politica, dell’economia, della
finanza - ha proseguito - non ci sono dei derivati che prendono il sopravvento, allora
diventa tutto più facile per poter risolvere le inevitabili difficoltà, a volte anche
gravi, che la vita, le circostanze, la globalizzazione incombono”. Il porporato ha
quindi pregato per chiedere a Dio “il dono della saggezza perché se non c’è la saggezza
nelle piccole cose, non ci sarà mai neppure nelle grandi e la saggezza richiede di
cogliere il fondamento vero delle cose, avere un ordine, una gerarchia di valori”.
E “la persona è sempre la misura di ogni altra decisione, per questo deve essere tenuta
al centro di ogni prospettiva, di ogni soluzione”. E “richiede anche quella lungimiranza
che ci fa vedere e prendere in considerazione non solamente i risultati immediati,
auspicabili, ma anche le prospettive di lunga durata”. (R.P.)