Anglicani: il primate Williams annuncia le dimissioni per fine anno
L’arcivescovo di Canterbury e primate della comunione anglicana, Rowan Williams, ha
annunciato oggi che si dimetterà dal suo ruolo alla fine dell’anno. La sua decisione
arriva dopo dieci anni di servizio e dopo aver accettato la posizione di Master of
Magdalene College, Cambridge. In una dichiarazione il Primate di tutta l’Inghilterra
afferma: “È stato un immenso privilegio servire come arcivescovo di Canterbury negli
ultimi dieci anni, e la decisione non è stata facile. Durante il tempo rimanente c’è
molto da fare, e chiedo le vostre preghiere e il sostegno in questo periodo”. Williams
ha inoltre garantito che continuerà a servire, con lo stesso impegno e ispirazione,
“la missione e la testimonianza della Chiesa”. L‘arcivescovo di Canterbury svolge
un ruolo di unità nella Comunione Anglicana. E’ presidente del Consiglio consultivo
anglicano (Acc) e dell‘Assemblea dei primati. In questi ruoli Rowan Williams ha viaggiato
molto, visitando le province e le diocesi di tutto il mondo. Come primus inter pares
tra i vescovi, ha una particolare attenzione per coloro che svolgono il ministero
episcopale. Dopo l‘annuncio, il segretario generale della Comunione anglicana Canon
Kenneth Kearon ha scritto ai membri del Comitato permanente per informarli della decisione.
Ha chiesto loro di ricordare l‘arcivescovo Rowan e la sua famiglia durante questo
periodo di transizione. Il tempo del suo ministero “ha coinciso con un periodo di
fermento, di cambiamento e di sviluppo nella Comunione anglicana – ha aggiunto il
segretario della Comunione anglicana - e la sua leadership attenta, profondamente
radicata nella spiritualità e nella teologia, ha rafforzato e ispirato tutti noi nella
Comunione durante questo tempo”. L’arcivescovo di Westminster, mons. Vincent Nichols,
è stato tra le prime personalità del mondo cattolico a esprimere un omaggio a Rowan
Williams. “Negli ultimi tre anni - ha detto l’arcivescovo - l’apprezzamento per le
qualità dell’arcivescovo Rowan è cresciuto sempre di più: la sua gentilezza, il suo
acuto intelletto, la sua dedizione alla ricerca di armonia tra i popoli, in particolare
all’interno della famiglia cristiana, il suo coraggio e la sua amicizia. Mi mancheranno
questi tratti della sua personalità quando si dimetterà dal suo ufficio in dicembre.
Mi mancherà. Lo ringrazio per tutto il servizio che ha svolto, ricordando in particolare
il suo caloroso benvenuto a papa Benedetto XVI a Lambeth Palace, una visita ricambiata
con gioia simile proprio la settimana scorsa. Ora guardo avanti per continuare a lavorare
insieme nei prossimi nove mesi”. (M.G.)