2012-03-15 09:03:24

Russia: gli ortodossi contro la propaganda omosessuale fra i minori


Una legge da estendere subito a tutto il Paese, a vantaggio dei giovani. La Chiesa ortodossa russa esprime apprezzamento riguardo la norma varata a San Pietroburgo, seconda città del Paese, che mette al bando ogni forma di propaganda dell’omosessualità tra minori. Nella stessa normativa - riferisce L'Osservatore Romano - sono contenute misure contro la pedofilia. Le diposizioni hanno già scatenato le reazioni contrarie delle organizzazioni di omosessuali, che fra l’altro criticano l’accostamento fra omosessualità e pedofilia. La Chiesa ortodossa considera invece la legge uno strumento in più a protezione dei minori. Lo ieromonaco Dimitry Pershin, responsabile dei giovani ortodossi ed esperto della commissione della Duma per la famiglia, le donne e l’infanzia, ritiene — secondo quanto riferisce l’agenzia Interfax — che la normativa adottata a San Pietroburgo è «necessaria» e che «dovrebbe urgentemente ricevere lo status federale». Cioè dovrebbe, senza indugio, venire applicata in tutta la Russia. Per il sacerdote la legge recentemente approvata a San Pietroburgo «aiuterà a proteggere i bambini dalla manipolazione delle informazioni» sulla sessualità diffuse da organizzazioni da anni impegnate nel tentativo di organizzare a Mosca e in altre città russe manifestazioni e parate come quella del “gay pride”. Secondo la normativa — un emendamento alla legge locale sui reati amministrativi firmata dal governatore di San Pietroburgo, Georgij Poltavčenko — la propaganda dell’omosessualità, del transessualismo e della pedofilia è punita con un’ammenda che va dai 5.000 rubli per le persone fisiche ai 500.000 per quelle giuridiche. (L.Z.)








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