Lavoro, parti sociali convocate dal governo per martedi. L'opinione del Mcl
La prossima settimana sarà decisiva per la riforma del lavoro. Il governo ha, infatti,
convocato a Palazzo Chigi le parti sociali per martedi 20 marzo, alle ore 15.30. L’esecutivo
considera positivamente lo spirito di collaborazione e il contributo di idee offerto
da sindacati e aziende. Il servizio di Alessandro Guarasci:
L’esecutivo
conferma la tabella di marcia già messa a punto dal ministro, Elsa Fornero. Nella
nota che annuncia l’incontro di martedi peossimo, che dovrebbe essere decisivo, il
governo afferma che “ha sempre considerato la riforma del mercato del lavoro una priorità
della sua azione‚ oltre a essere uno strumento essenziale per offrire nuovo impulso
alla crescita del Paese”. Dunque, è auspicabile che l’accordo arrivi entro la fine
di marzo. Il segretario della Cgil, Susanna Camusso, parla di trattativa sulle "montagne
russe", ma precisa che l’incontro di ieri è stato utile. Il leader della Uil, Luigi
Angeletti, spera che la trattativa non deragli. Sentiamo l’opinione di Carlo Costalli,
presidente del Movimento cristiano lavoratori (Mcl):
R. - Vedo in queste ore,
in questi giorni, dei segnali positivi. Credo che i tempi ci siano: ognuno deve lasciare
ogni populismo ed ogni ideologia.
D. - Questo vuol dire, comunque, rivedere
l’art. 18?
R. - C’è uno spazio per una ristrutturazione. Con un po’ di buona
volontà, si possono trovare degli accorgimenti nell’interesse di alcune scelte concordate.
D.
- Secondo lei, bisogna rivedere gli ammortizzatori sociali per tutelare anche le partite
Iva, i collaboratori, i lavoratori intermittenti?
R. - Negli ultimi due anni,
gli ammortizzatori sociali hanno avuto un ruolo determinante. Ma il problema della
riforma degli ammortizzatori esiste, perché non possono essere solo un paracadute
per una parte di lavoratori. Meglio allargarli, anche se questo può vuol dire ridurne
la portata nel tempo. (bi)