2012-03-15 14:32:14

Il cardinale Bertone: il diritto della Chiesa mette al centro la persona umana


Le parole di Gesù come guida normativa per la nascente Chiesa universale. Questo il tema del libro “Gesù il legislatore” di Onorato Bucci, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana e presentato ieri a Roma alla presenza del cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone. Il volume, realizzato con il contributo del Pontificio Comitato di Scienze Storiche e della Regione Molise, analizza le fonti sul Gesù storico a confronto con la tradizione israelitica e approfondisce lo sviluppo giuridico della Chiesa del primo millennio. Il servizio di Michele Raviart.RealAudioMP3

Il Diritto canonico non è solo un mezzo utilizzato dalla Chiesa per adempiere alla sua missione, ma “acquista una dimensione di esemplarità per le società civili, inducendole a considerare il potere come un servizio alla comunità, nel supremo interesse della persona umana”. Così il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone introduce al volume “Gesù legislatore”, autorevole studio sul rapporto tra le parole di Cristo e la storia della Chiesa.

“L’ordinamento canonico, nella sua tipicità originale e nella sua inconfondibile autonomia, non ha subito condizionamenti sostanziali e influssi determinanti da altri ordinamenti secolari o civili; la sua genesi è nel messaggio cristiano, che consente di connotare il medesimo ordinamento canonico di un carattere soprannaturale, dotato di mezzi spirituali e di grazia divina, per raggiungere il proprio fine: la Salus animarum”.

La salvezza delle anime è quindi il supremo principio che ispira la Chiesa, quale unica depositaria della missione che Cristo vuole perpetuata nel tempo e nello spazio e del quale Gesù di Nazareth è il fondamento ultimo. In questo senso le parole del Maestro nel “discorso della montagna” sono una vera e propria “carta costituzionale” della Chiesa, in un tempo in cui morale e diritto spesso si fondevano tra loro, come ci spiega il professor Onorato Bucci, membro del Pontificio comitato di Scienze Storiche e autore del volume:

“In Israele antico non c’era distinzione tra Ius e Fas, fra norma etica e norma giuridica, e fra atto interiore e atto esteriore, per cui è chiaro che Gesù era legislatore. Il concetto di carità era un concetto giuridico. Non è l’elemosina, ma è l’agape, e l’agape è un concetto giuridico. Dopo è diventato un concetto sociologico”.

L’esigenza della Chiesa dei primi secoli di dotarsi di una struttura organizzativa nasce anche dal bisogno di regolamentare responsabilità e disciplina tra vescovi, presbiteri e diaconi, in un percorso che va dal Collegio apostolico dei Dodici al vicariato di Cristo del vescovo di Roma. Ancora il cardinale Tarcisio Bertone:

“Nessun altro ordinamento è così antico, come quello della Chiesa, e nel contempo nessun altro diritto ha in sé tanta forza e capacità di rendersi interprete dei bisogni umani. Tale indole peculiare risiede al di là della portata di qualsivoglia potere legislativo statuale e si colloca nella visione soprannaturale del fattore religioso”.

Una visione che supera il semplice diritto naturale e la legge mosaica, che peraltro Gesù ben conosceva e osservava. Afferma infatti il filosofo martire del II secolo Giustino nel suo Dialogo con Trifone: “A noi è stato dato Cristo come legge eterna e definitiva, dopo la quale non c’è altro comandamento o precetto”.







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