2012-03-15 20:31:16

I coniugi Zanzucchi scelti per le meditazioni della Via Crucis: è l'attenzione della Chiesa per la famiglia


Sarà quest’anno una coppia di coniugi, Annamaria e Danilo Zanzucchi, a scrivere i testi delle meditazioni della 14 stazioni della Via Crucis del Venerdì Santo il 6 aprile prossimo al Colosseo. I Zanzucchi, scelti dallo stesso Benedetto XVI, sono stati tra i più stretti collaboratori di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari, in particolare come responsabili del movimento “Famiglie Nuove”. Adriana Masotti ha chiesto loro con quale sentimenti hanno accolto questa richiesta del Papa:RealAudioMP3

R. – La nostra prima reazione è stata di una grande sorpresa e devo anche dire di un po’ di timore di fronte a questo grande mistero che è la sofferenza di Gesù. Doverla esprimere a parole ci sembra anche difficile. Nello stesso tempo, avevamo anche come una grande riconoscenza verso il Papa per aver scelto la famiglia per una cosa così profonda e così forte. Esprimere, in questo modo, quasi la nostra partecipazione al dolore redentivo di Gesù ci sembrava anche un dono di Dio, perché ci siamo messi a riflettere su questa realtà e di questo ringraziamo veramente il Santo Padre, che ha fatto questa scelta.

D. – Le riflessioni faranno riferimento al tema della famiglia. Che cosa significa questo, si tratta di una particolare attenzione alla famiglia, in questo momento, o forse anche un riconoscimento della maturità dei laici e dei coniugati nell’esprimere la fede per tutti?

R. – Direi una cosa e l’altra. Certamente c’è un’attenzione particolare della Chiesa a tanti livelli, in tutto il mondo, per quanto riguarda la famiglia. E la famiglia si è resa più cosciente di essere Chiesa e di avere più responsabilità anche nei confronti della società: basta pensare all’educazione dei figli. Ci sono stati vari momenti di quest’interessamento: ricordo che, appena venne eletto Papa, Giovanni Paolo II istituì il Pontificio Consiglio della Famiglia. Egli ci interrogava, e chiamò un gruppo di laici da ogni parte del mondo per sentire com’era la situazione e che cosa si poteva fare. Si impegnava affinchè fosse riconosciuto e valorizzato nella Chiesa e nella società anche l’apporto delle famiglie. Inoltre, ha istituito addirittura un Sinodo sulla famiglia, proprio appena eletto Papa. Frutto di questo Sinodo è stata quella sua famosa enciclica “Familiaris Consortio”, che è il trattato più eloquente e più completo che ci sia per la famiglia nel mondo e che tutt’ora sta ispirando l’azione di tanti movimenti che si interessano alla famiglia, compreso il nostro. Benedetto XVI ci ha chiamato ancora e si è interessato al nostro lavoro, ed ha proseguito il lavoro per la famiglia che aveva iniziato Giovanni Paolo II. (vv)







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