Corte dell’Aja: Thomas Lubanga riconosciuto colpevole per aver reclutato bambini-soldato
Un verdetto storico: cosi l’Unicef ha plaudito la sentenza emessa ieri dalla Corte
Penale Internazionale (Cpi) contro Thomas Lubanga, colpevole di crimini di guerra
per aver reclutato bambini-soldato nella Repubblica Democratica del Congo. Lubanga
è il primo “signore della guerra” a fare i conti con la giustizia internazionale per
l’impiego di minori in armi. “Una vittoria d’immenso valore per la protezione dell’infanzia
nei conflitti”, sottolinea l’Unicef. “Una tappa decisiva per la giustizia penale internazionale”,
il commento in sede di Unione Europea. Soddisfatta anche l’associazione Avvocati Senza
Frontiere per “un riconoscimento dei diritti delle vittime”. Si stima siano stati
30 mila i bambini rapiti o reclutati da diversi gruppi armati in Congo tra il ’98
e il 2008. Lubanga, 52 anni, era stato arrestato a Kinshasa nel marzo 2006, su mandato
- il primo emesso - della Corte Penale Internazionale. Comandante militare della milizia
filo ugandese Rdc-Ml e poi leader dell’Unione dei patrioti congolesi (Upc), accusato
di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità, Lubanga è stato riconosciuto -
all’unanimità dal Consiglio della Corte - “colpevole di avere arruolato bambini di
meno di 15 anni e di averli coinvolti in un conflitto armato”. Si tratta del primo
verdetto di questa Corte operativa a l’Aja dal primo luglio 2002. Il processo contro
Lubanga era iniziato nel gennaio 2009 ed ora si attende la condanna. (A cura di
Roberta Gisotti)