Africa: documentario sui rischi dei “viaggi della speranza” verso l’Europa
“Dio dove sei?”, è il titolo del documentario che ha lo scopo di scoraggiare gli africani
a compiere il viaggio nel deserto, pieno di insidie e pericoli, e la traversata in
mare verso l’Europa, raccontandone le conseguenze tragiche e le difficoltà della sopravvivenza
in Italia. La pellicola, che racconta il dramma dei 100.000 migranti che ogni anno
scappano dall’Africa, è stata presentata a Roma dall’associazione “Casa Africa”, insieme
ad una serie di proposte concrete per il “diritto all’espatrio con dignità”. Tra le
proposte, esposte a parlamentari e rappresentanti di diverse religioni: abolire la
tassa che i rifugiati, pur non disponendo di redditi da lavoro, sono costretti a pagare;
organizzare corsi di formazione per costituire cooperative nei Paesi di origine; un
fondo per l’espatrio di quelli che vogliono tornare al proprio Paese; aiuto allo sviluppo
dell’Africa, mediante libera circolazione di merci africane in Europa; progetti per
lo sminamento dei territori africani; collegamenti tra scuole e università europee
ed africane. “Lo faremo vedere anche alle mamme, che spesso invitano i figli a partire
– ha spiegato all'agenzia Sir, Gemma Vecchio, presidente di ‘Casa Africa’, di origine
eritrea-etiope - Purtroppo chi emigra non racconta ai familiari le difficoltà che
incontra durante il viaggio e poi in Europa. Con tutti i soldi pagati ai trafficanti
avremmo potuto costruire scuole, ospedali e case in Africa”. Il video racconta anche
la storia di un rifugiato politico nigeriano, fuggito dopo lo sterminio della famiglia
del fratello per mano dei ribelli del Mend, nel Delta del Niger. Altre scene documentano
la difficile vita dei richiedenti asilo e rifugiati in molte città italiane: chi non
è accolto nei Centri del sistema Sprar vive spesso in baracche, tende e altri alloggi
di fortuna, in condizioni igienico-sanitarie ai limiti della sopravvivenza. (M.G.)