2012-03-14 14:11:55

India: violenze di estremisti indù contro una ragazza convertita al cristianesimo


Rekha è un ragazza che alcuni mesi fa ha scoperto il messaggio di Gesù Cristo e l’ha abbracciato nella sua vita. La sua conversione, però, non è stata accettata dai suoi genitori, di fede indù, e da altri membri della comunità del suo villaggio, Nutangram, nei pressi di Calcutta, nello Stato indiano del Bengala occidentale. E così, informano fonti locali dell'agenzia Fides, il 12 marzo scorso Rekha è stata picchiata ed espulsa dalla sua casa e dal villaggio solo a causa della fede cristiana. Secondo il racconto, alcuni mesi fa Rekha ha partecipato a una celebrazione liturgica presso la “Khodaejamat Church”, comunità cristiana protestante, e il suo cuore è stato toccato dalla grazia e dalla fede. Da allora frequenta regolarmente le funzioni religiose e il suo amore per Gesù è cresciuto. Il fatto è stato criticato dai familiari che l’hanno rimproverata e malmenata, senza riuscire comunque a distoglierla. Rekha infatti, non ha voluto cedere alle pressioni. Per questo l’hanno cacciata, e ora la ragazza ha trovato ospitalità presso una famiglia cristiana. “La storia è sintomo di come le conversioni al cristianesimo siano malviste e anche impedite nella società indiana” nota una fonte di Fides in India. Incidenti che riguardano il tasto sensibile della “conversione” continuano a verificarsi: il 4 marzo, in Karnataka, la polizia ha arrestato un Pastore battista, K. Manohar, dopo che alcuni estremisti indù avevano fatto irruzione in un assemblea di culto, picchiando i fedeli e accusandoli di “ conversione forzate e fraudolente”. Il Pastore è stato percosso e portato alla stazione di polizia di Ankola. Dopo alcune ore è stato rilasciato perché trovato innocente. (R.P.)







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