Contribuire alla sicurezza alimentare attraverso un uso ottimale dell’acqua: è uno
dei temi al centro del VI Forum mondiale dell’Acqua che si apre oggi a Marsiglia,
in Francia. Presente anche il Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Fausta Speranza
ha intervistato il sottosegretario del dicastero vaticano, Flaminia Giovanelli,
che guida la delegazione:
R. – La Santa
Sede, il Pontificio Consiglio per la Giustizia e per la Pace, ha partecipato già a
tre precedenti forum: nel 2003 a Kyoto, nel 2006 a Città del Messico e nel 2009 a
Istanbul. L’importanza dell’argomento è evidente: perché senza acqua non c’è vita
possibile sulla terra. Se si considera che ancora metà della popolazione sulla terra
non ha un accesso all’acqua potabile – e soprattutto che la maggiore difficoltà la
incontrano i Paesi poveri e naturalmente i poveri dei Paesi poveri: molte volte per
motivi geografici, perché sono posti dove l’acqua scarseggia o non c’è proprio, e
altre volte per motivi di scarsa tecnologia o infrastrutture assolutamente carenti
– si capisce allora qual è l’interesse della Santa Sede e della Chiesa a un argomento
di questo genere.
D. – L’acqua deve essere gestita perché è un bene comune.
Qual è l’appello della Santa Sede agli attori chiamati ad agire?
R. – La prima
cosa è che considerino che l’acqua è un bene comune, e che soprattutto l’acqua non
è una merce come le altre. La raccomandazione che fa la Santa Sede è quella di una
gestione dell’acqua con un approccio non mercantile.
D. – Dunque sobrietà,
responsabilità, solidarietà soprattutto?
R. – Certo. Solidarietà e anche sussidiarietà,
perché la solidarietà non cammina mai senza la sussidiarietà. Anche in questo tipo
di gestioni, quello che è fattibile a livello più basso deve essere incoraggiato.
D.
– Parliamo ora di partecipazione al Forum…
R. – Per la Santa Sede, mi sembra
particolarmente importante rilevare che il Forum si svolge in un modo “particolarmente
partecipativo”: sembra un gioco di parole ma è proprio così. Al Forum partecipano
soggetti statali, privati, ma anche rappresentanti del mondo associativo. (cp)