Appello Fao: 70 milioni di dollari per scongiurare la fame nei Paesi del Sahel colpiti
da siccità
Intervenire con urgenza in soccorso dei Paesi del Sahel per scongiurare una crisi
alimentare di ampie proporzioni. E’ l’appello è della Fao lanciato in aiuto alle comunità
di pastori e contadini. L’agenzia dell’Onu chiede 70 milioni di dollari per assistere
790 mila famiglie. Si calcola siano almeno 15 milioni le persone a rischio fame nel
Sahel, in parte a causa di cali della produzione agro-pastorale: 5,4 milioni nel Niger,
3 milioni nel Mali, 1,7 milioni nel Burkina Faso, 3,6 milioni nel Ciad, 850 mila nel
Senegal, 713 mila nel Gambia e 700 mila in Mauritania. Molti i fattori che hanno determinato
la crisi incombente: la siccità, il brusco calo della produzione cerealicola e il
rialzo dei prezzi, la scarsità di foraggio per il bestiame, una riduzione delle rimesse
dall'estero da parte dei lavoratori emigrati, il degrado ambientale, le migrazioni
e la povertà cronica. "Dobbiamo intervenire per evitare un ulteriore deterioramento
della situazione alimentare ed una crisi alimentare e nutrizionali su vasta scala",
ha affermato José Graziano da Silva, direttore generale della Fao. "Parte della soluzione
- ha spiegato -risiede nel migliorare l'accesso dei contadini e degli allevatori ai
mercati locali, incoraggiare l'uso di prodotti locali e applicare buone pratiche di
riduzione del rischio per rafforzare la loro capacità di resistenza alle emergenze".
Nel Sahel la produzione complessiva di cereali nel 2011 è stata in media il 25% inferiore
a quella del 2010, ma in Ciad e in Mauritania il calo è stato del 50% rispetto all'anno
precedente. In molti Paesi vi è stato anche un massiccio, seppur localizzato, calo
della produzione, sino all'80%, secondo quanto riferisce il Food Crisis Prevention
Network (Rpca), Forum di governi donatori ed altre istituzioni che lavorano su questioni
di sicurezza alimentare in Africa occidentale. E' stato segnalato inoltre il notevole
aumento di profughi, tra cui circa 63 mila sfollati all’interno del Mali a causa del
conflitto in atto nel nord del Paese, ed altri 60 mila rifugiati nei Paesi vicini.
(R.G.)