L'arcivescovo di Pamplona per la "Javierada": dalla crisi nascerà la società della
condivisione
Il Castello di Saverio (Navarra, Spagna) dove è nato San Francesco Saverio, è stato
anche quest’anno meta di pellegrinaggi durante la novena chiamata della “grazia” tra
il 4 e il 12 marzo. Nella mattina di domenica scorsa si è svolta la prima marcia a
piedi alla quale hanno partecipato oltre diecimila pellegrini provenienti non solo
dalla provincia di Navarra ma anche da altre regioni spagnole. Seguendo un rito ormai
tradizionale, tutti i pellegrini si sono radunati nella città di Sangüesa, a otto
chilometri dal Castello di Saverio, da dove sono poi ripartiti a piedi recitando la
Via Crucis. Al Santuario, poi, è stata celebrata l’Eucaristia – all’aperto. Nella
sua omelia, mons. Francesco Perez, arcivescovo di Pamplona, ha affrontato in particolare
due argomenti: la pacificazione della Navarra e dei Paesi Baschi, dopo tanti anni
di terrorismo, e l’attuale crisi socioeconomica. Nel suo intervento ha chiesto la
fine della violenza e la riconciliazione. “Solo il perdono e la giusta riparazione
portano alla pace” ha detto. Riguardo all’attuale crisi socioeconomica ha affermato
che per la carità e l’amore fraterno sono inammissibili misure di restrizioni economiche.
L’arcivescovo di Pamplona era accompagnato da mons. José Ignacio Munilla, vescovo
di San Sebastian, e da mons. Julian Martorell, vescovo di Huesca; insieme al padre
gesuita Jose Luis Cincunegui, superiore del Santuario, hanno concelebrato circa 50
sacerdoti. Ieri, poi, ha avuto luogo la seconda marcia al Castello di Saverio. In
questa occasione, l’arcivescovo di Pamplona ha ricordato a tutti l’impegno dei cristiani
di offrire agli altri la luce della fede che permette alla società di trovare la sua
vera identità. Riferendosi poi alla attuale crisi ha detto che la società del benessere
sta per scomparire “e che sarà sostituita dalla società della condivisione, della
convivenza e della fratellanza”. (A cura di padre Ignacio Arregui)