2012-03-11 12:15:43

Il Movimento dei Focolari ricorda il quarto anniversario della scomparsa di Chiara Lubich


Molti gli appuntamenti promossi dal Movimento dei Focolari in tutto il mondo, durante il mese di marzo, per ricordare la fondatrice, Chiara Lubich, a 4 anni dalla scomparsa, il 14 marzo 2008. Celebrazioni liturgiche, incontri ecumenici o interreligiosi, eventi culturali. “Chiara e le nuove generazioni” è stato il tema della manifestazione promossa al Centro Mariapoli di Castel Gandolfo che, ieri pomeriggio, ha accolto soprattutto giovani. Il servizio di Adriana Masotti:RealAudioMP3

Chiara Lubich e i giovani, ovvero il fascino di un ideale di vita proposto nella sua interezza, e subito accolto con entusiasmo e generosità. E’ il 1967, quando nasce ufficialmente il Movimento Gen, la seconda generazione del Movimento da lei fondato. La proposta di Chiara parla di Dio-Amore, di Vangelo e di un mondo unito. Un’utopia? Chiara Lubich era convinta di no:

“Ciò che mi convince più di tutti, sapete chi è? Siete voi Gen, voi giovani … Perché voi non siete nati da una volontà umana: voi siete nati per volontà di Dio, perché è venuto sulla terra un carisma, che è il carisma proprio dell’unità. E voi siete stati informati di questo carisma e voi avete incominciato questa marcia del mondo verso l’unità”.

E i giovani di allora, facendo proprio il carisma ricevuto, hanno trasformato la loro esistenza personale e il loro ambiente. Chiara Grillo, cantautrice, è una di loro e spiega che cosa l'ha colpita di Chiara:

“Intanto, la bellezza della sua proposta, perché mi dava grandissima libertà. Noi giovani avevamo rapporti anche con ragazzi di altre nazioni, di culture e religioni diverse. Tutto era possibile, con chiunque si poteva entrare in contatto. Questo mi faceva sentire parte del mondo. Chiara ci invitava ad essere ‘uomo-mondo’. Chiara mi ha insegnato ad amare, in ogni situazione; mi ha insegnato che ogni cosa, se tu ami, è uguale: nulla è piccolo se è fatto per amore. Un’altra cosa che mi affascinava di Chiara era questo entrare nella pelle dell’altro. Mi ha aiutato tanto, questo, anche nel mio lavoro, perché studiare musica, cantare, perfezionarmi coincideva col crescere nell’entrare nella pelle dell’altro. Quindi, essere l’altro quando scrivo una canzone, per poter far sì che tutti possano capire”.

A dare la sua testimonianza a Castel Gandolfo è anche Emanuele Pili, uno studente di Genova:

“Ho incontrato l’ideale di Chiara una decina di anni fa, ero un ragazzo ed ero in ricerca. Chiara mi ha parlato di un amore che è universale e questo amore più grande, Chiara mi ha fatto capire che ha radici soltanto nella Croce di Gesù. Ho capito che l’unico modo per testimoniare veramente qualcosa è quello di un amore spinto all’estremo, cioè amare fino a morire per gli altri”.

Al termine della manifestazione, l’invito della presidente dei Focolari, Maria Voce, a fare di questo quarto anniversario dalla dipartita di Chiara Lubich un nuovo punto di partenza. Grati del dono ricevuto, ha detto, comunichiamolo a quanti ci circondano per contribuire all’edificazione della fraternità universale: il “che tutti siano uno”, che è il sogno di Gesù. (gf)

Ultimo aggiornamento: 12/03/2012







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