2012-03-11 10:01:33

Giornata del Pellegrino a Loreto. Mons. Tonucci: accogliere il sì di Maria nella nostra vita


Sono oltre 2000, provenienti soprattutto dalle Marche dall’Umbria e dall’Abruzzo, i partecipanti alla settima edizione della Giornata del pellegrino organizzata ieri nel Palazzo dello Sport di Loreto dall’Opera Romana pellegrinaggi. Durante l’incontro, che ha come tema “Il Pellegrinaggio, un cammino di educazione alla vita buona del Vangelo”, i fedeli hanno compiuto l’atto di affidamento alla Madonna di Fatima alla presenza della Statua pellegrina. Sul tema della giornata, ascoltiamo - al microfono di Marina Tomarro - il commento di mons. Giovanni Tonucci, arcivescovo prelato di Loreto e delegato pontificio per il Santuario della Santa Casa:RealAudioMP3

R. – E’ un tema che si rifà alla campagna lanciata dalla Conferenza episcopale per il decennio che stiamo vivendo. Si nota che l’educazione ha perso un po’ della sua forza e soprattutto la famiglia ha perso la sua capacità di educare, di trasmettere i valori del Vangelo. La Chiesa quindi si fa carico di questa necessità e il tema viene ripresentato anche in occasione di questo pellegrinaggio per richiamare tutti a un dovere che ci appartiene.

D. – Loreto è una meta di eccellenza dei pellegrinaggi mariani. Cosa cercano coloro che vengono a visitare la Santa Casa?

R. – Quelli che venendo a Loreto sanno che cosa provano, vogliono cercare il silenzio, la tranquillità e la forza di un messaggio che non è devozionale ma è profondamente teologico. A Loreto si riflette sul sì di Maria all’annuncio dell’Angelo, per cui entrando nella Santa Casa è come se ci ponessimo ancora una volta all’ascolto di queste parole che naturalmente ci richiamano a un impegno nostro personale.

D. - Nell’incontro c’è anche un collegamento con il patriarca Latino di Gerusalemme. Quanto sono vicine la Terra Santa e Loreto?

R. - Loreto è un pezzo di Terra Santa. Abbiamo le due parti, Nazareth e Loreto, che si incontrano. Il collegamento con il patriarca Fouad Twal è qualcosa che nasce da un desiderio di scambio, ma nasce anche da una spontanea amicizia, che si alimenta in visite incontri e pellegrinaggi. Quindi vogliamo rinnovare questo vincolo, che sentiremo particolarmente vivo avendo un contatto diretto con il patriarca.

Ma oggi cosa spinge le persone ad andare in pellegrinaggio? Ascoltiamo padre Cesare Atuire, delegato di Opera romana pellegrinaggi:

R. - Quello che spinge le persone ad andare in pellegrinaggio è una specie di chiamata interiore. Quando uno sente questo bisogno di fare un cambiamento nella propria vita, magari sente proprio che c’è il bisogno di riempire l’anima di qualcosa di diverso: è così che molte persone poi decidono di partire verso questi luoghi che sono luoghi che sono stati toccati dalla mano di Dio.

D. – Ma oggi quali sono i luoghi maggiormente frequentati dai pellegrini?

R. – Naturalmente c’è Lourdes, Fatima, Santiago di Compostela e la Terra Santa, Gerusalemme. Ma non dimentichiamo che Roma è una meta di pellegrinaggio importante e molti pellegrini vengono a Roma. Ma se poi, dopo, vogliamo parlare dell’Italia, in particolare, allora i luoghi più frequentati dai nostri pellegrini sono Roma, come ho detto, San Giovanni Rotondo, Loreto, Pompei e Sant’Antonio di Padova, e naturalmente, anche Assisi. Questi sono luoghi importanti. Pertanto la geografia dei luoghi santi è presente in tutto il Paese. (bf)

Ultimo aggiornamento: 12/03/2012







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