Turchia: visita del ministro degli Esteri al Patriarcato di Costantinopoli
Clima di ottimismo si respira al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli circa la
possibilità di arrivare ad una soluzione delle questioni rimaste ancora aperte relative
alle minoranze religiose in Turchia. Il 3 marzo scorso il Ministro degli Esteri turco
Ahmet Davutoglu ha visitato il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli a Istanbul.
Il ministro si è incontrato con il patriarca ecumenico Bartolomeo I, per discutere
della necessità di creare un clima di "armonia" e di "fiducia reciproca tra i gruppi
religiosi presenti nel Paese". A dare rilievo positivo dell’incontro - riferisce l'agenzia
Sir - è anche il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc) che, in un comunicato ripreso
dall’agenzia Sir, parla di un “gesto molto apprezzato”. Anche il patriarca ha espresso
la sua soddisfazione per questa visita, sperando che “le questioni in sospeso relative
al Patriarcato ecumenico e alle altre minoranze religiose cristiane in Turchia saranno
presto risolte”. Secondo quanto riportato nel comunicato del Wcc, dopo la sua visita
al patriarcato, il ministro Davutoglu ha detto: "Quello che il mondo, e soprattutto
questa regione, hanno più bisogno è l’armonia, la volontà di convivenza e la fiducia
reciproca tra i gruppi religiosi nazionali". In segno di apprezzamento della visita
del ministro degli Esteri, Bartolomeo I ha affermato: "Questa visita, come la visita
lo scorso anno da parte del vice-presidente del governo e di altri funzionari della
Repubblica turca, testimonia il fatto che gli atteggiamenti dello Stato, e del governo
di oggi, verso la storica istituzione del Patriarcato ecumenico, è cambiata per il
meglio". Nel maggio 2010, il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan ha emesso un
decreto che chiede ai funzionari locali di "fare di più per tutelare i diritti delle
minoranze religiose cristiane e non-musulmane, come ad esempio restituendo le loro
proprietà confiscate e agire contro i gruppi anti-cristiani". Bartolomeo I ha detto
che i "vecchi pregiudizi sono spariti" e la volontà politica di affrontare le questioni
è prevalente. In questo quadro, "siamo ottimisti e ci aspettiamo che i nostri problemi
in sospeso saranno risolti". Anche il segretario generale del Wcc, Olav Fykse Tveit,
apprezza gli sforzi del governo turco nel tendere la mano al Patriarcato ecumenico:
"Siamo incoraggiati dalla notizia della visita del ministro degli Esteri turco al
Patriarcato ecumenico". Il Wcc si sta fortemente battendo per “la tutela dei diritti
delle minoranze cristiane e religiose in Turchia e altrove". (L.Z.)