Siria, nuove vittime nel venerdì di protesta. Congresso Usa vota nuove sanzioni
In Siria, è di almeno 38 morti, fra cui tre bambini, il bilancio provvisorio dell’odierna
giornata di proteste in tutto il Paese, come è consuetudine nel venerdì di preghiera
islamica. Lo riferiscono i comitati locali d’opposizione, precisando che la maggior
parte delle vittime si registrano nella città ribelle di Homs. Intanto, ferve l’attività
diplomatica internazionale per porre fine alla crisi siriana: la Commissione per gli
Affari esteri del Congresso Usa ha approvato nuove sanzioni nei confronti del governo
di Damasco. La Russia si è invece opposta al nuovo progetto di risoluzione del Consiglio
di sicurezza dell'Onu, che definisce “non equilibrato”. Il ministro degli Esteri di
Mosca, Sergei Lavrov, ha iniziato oggi una missione diplomatica per mediare sulla
situazione. Lavrov farà tappa prima a Il Cairo, per incontri con le sue controparti
della Lega araba, e poi a New York, per una serie di colloqui a margine della riunione
di lunedì del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Infine, la Cina ha annunciato
l’invio di un suo emissario a Riad, il Cairo e Parigi per illustrare un piano di pace
in sei punti proposto domenica scorsa e già accettato dal governo di Bashar al-ssad.
(A cura di Marco Guerra)