Nucleare iraniano. Israele e Usa puntano sulle sanzioni
Il programma nucleare iraniano continua a tenere banco nell’agenda internazionale.
Di ieri la richiesta a Teheran da parte del gruppo 5+1 ( Stati Uniti, Russia, Cina,
Francia, Gran Bretagna più Germania) di "impegnarsi in un dialogo serio" e "senza
precondizioni". Un appello che potrebbe far ripartire a breve il negoziato. Il servizio
è di Salvatore Sabatino:
Nella questione
del controverso programma nucleare iraniano è intervenuta ieri anche l’Aiea, l’agenzia
Onu per l’Energia atomica, che ha chiesto di far entrare i propri osservatori nel
sito di Parchin; richiesta non negata da Teheran, ma alla quale non ha dato conferma.
Non si è fatta attendere, invece, la risposta alle minacce israeliane, di attacchi
alle centrali; Ali Asghar Soltanieh, il rappresentante iraniano all'Aiea, ha sottolineato
che i possibili bombardamenti sui siti nucleari sarebbero una violazione delle risoluzioni
della stessa Agenzia. Solo ieri il premier dello Strato ebraico, Netanyahu aveva riferito
che non si può accettare che l’Iran si doti dell’arma nucleare, pur allontanando lo
spettro di un attacco. “Non è questione di giorni o settimane ma neanche di anni"
– ha aggiunto Netanyahu – attendiamo che le sanzioni facciano il loro corso. Stessa
posizione assunta da Obama due giorni prima; dichiarazioni apprezzate dal leader supremo
Ali Khamenei, che non ha risparmiato critiche, invece, sul fronte delle sanzioni.
Vogliono – ha tuonato – “mettere in ginocchio gli iraniani”.