L’Ue contro lo sfruttamento minorile nelle piantagioni di cacao
L’Unione Europea, “quale principale consumatore mondiale di cacao, deve assicurarsi
che non ci sia sfruttamento della forza lavoro minorile durante la raccolta delle
fave di cacao”. È uno dei passaggi salienti della risoluzione – di cui da notizia
il Sir – che sarà votata nella sessione plenaria dell’Europarlamento in programma
a Strasburgo dal 12 al 15 marzo prossimi. Il testo si pone l’obiettivo di proporre
un accordo internazionale sulla produzione e commercio del cacao che vincoli i firmatari
a migliorare le condizioni di lavoro in questo settore, specialmente per evitare lo
sfruttamento minorile. Una nota del parlamento europeo segnala in proposito che, “secondo
l’Organizzazione internazionale del lavoro, oltre 215 milioni di bambini in tutto
il mondo vengono utilizzati come manodopera” e alcuni studi indicano in particolare
che i “bambini potrebbero essere stati obbligati a lavorare nelle fattorie di cacao
in Ghana e in Costa d’Avorio”. Nel testo dell’accordo, l’articolo 42 stabilisce che
i Paesi aderenti “si adopereranno per migliorare il tenore di vita e le condizioni
di lavoro delle persone che lavorano nel settore del cacao, compatibilmente con il
loro grado di sviluppo e in ottemperanza dei principi riconosciuti a livello internazionale”.
(M.G.)