Appello della Caritas italiana per la carestia nel Sahel
«C’è il rischio di una nuova catastrofe umanitaria; per questo ascoltiamo e condividiamo
l’appello delle popolazioni colpite e cerchiamo di rispondere rapidamente, intensificando
gli aiuti immediati per prevenire una crisi più grave». Questo il messaggio lanciato
da Caritas Italiana e dalle altre Caritas del “Gruppo di lavoro sul Sahel” riunitosi
a Bamako, capitale del Mali. L’allarme alimentare tocca ormai circa 10 milioni di
persone, che rischiano di diventare il doppio se non verranno prese urgentemente misure
efficaci. I Paesi maggiormente colpiti sono: Mali, Niger e Burkina Faso e, in misura
minore, Senegal e Ciad. Le piogge del 2011 sono state insufficienti e hanno generato
un raccolto deficitario (25% in meno rispetto all’anno precedente), a cui è seguito
l’aumento dei prezzi dei beni alimentari, soprattutto cereali, che ha colpito in modo
drammatico le popolazioni del Sahel, che dal 2000 subiscono ciclicamente crisi alimentari.
A queste cause contingenti si uniscono fattori socio-politici come povertà cronica,
forte pressione demografica, basso tasso di alfabetizzazione, debolezza delle economie
locali e loro dipendenza dai mercati internazionali, oltre alle recenti crisi politiche
in Costa d’Avorio, e Libia e al conflitto nella zona nord del Mali. La rete Caritas
ha messo in atto una strategia d’intervento comune, attivando sin dai primi mesi di
siccità un sistema di allerta delle diocesi e delle parrocchie, per poter avere informazioni
precise e capillari e dare rispose adeguate. Sono stati così avviati i primi interventi
di emergenza, che prevedono la distribuzione di cibo e sementi gratuite o a prezzi
agevolati, il rifornimento dei granai di riserva dei villaggi, il sostegno a piccole
attività generatrici di reddito e a sistemi di assistenza alternativi quali “denaro
per lavoro” (cash for work) e “cibo per lavoro” (food for work). Caritas Italiana
partecipa attivamente al piano di emergenza, anche grazie alla presenza di un’operatrice
nella zona, e ha subito messo a disposizione 100.000 euro a sostegno delle attività
della rete Caritas nel Sahel, destinandone in particolare 30.000 in risposta all’appello
di emergenza di Caritas Mali. Inoltre, mentre rinnova l’invito alle istituzioni governative
e internazionali ad un’azione immediata per evitare un’altra catastrofe umanitaria
come quella che ha già colpito il Corno d’Africa, rilancia nel contempo l’appello
alla solidarietà verso le popolazioni del Sahel. (I.P.)