Regno Unito: lettera dei vescovi sul matrimonio tra persone dello stesso sesso
Il matrimonio tra un uomo e una donna rimane il fondamento della società e ogni proposito
di estendere questo concetto a unioni tra persone dello stesso sesso comporta un passo
profondamente radicale: questo è in sintesi il contenuto del messaggio, indirizzato
ai cinque milioni di cattolici della Chiesa d’Inghilterra e del Galles, firmato da
monsignor Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza
episcopale d’Inghilterra e del Galles, e da monsignor Peter Smith, arcivescovo di
Southwark. L’edizione di ieri di «Mail online» anticipa i punti essenziali della lettera
dei due presuli che verrà letta ai fedeli durante le prossime messe domenicali. Nell’articolo
- riporta L'Osservatore Romano - si sottolinea che il messaggio arriva all’indomani
delle dichiarazioni di un portavoce di Dowing Street in cui si ribadisce che il primo
ministro britannico David Cameron resta favorevole a legalizzare le nozze tra omosessuali.
Nelle dichiarazioni viene sottolineato che «il Governo ha messo in chiaro il suo impegno
per l’uguaglianza. Pensiamo che la gente debba avere il diritto a un matrimonio civile
a prescindere dal loro orientamento sessuale». Sulla questione nei giorni scorsi era
già arrivata la ferma presa di posizione dell’episcopato attraverso un articolo pubblicato,
il 4 marzo, dal «The Sunday Telegraph» e firmato dal cardinale Keith Michael Patrick
O’Brien, arcivescovo di Saint Andrews and Edinburgh e presidente della Conferenza
episcopale della Scozia. Nell’articolo il porporato ha sottolineato che «un matrimonio
tra omosessuali sarebbe uno sconvolgimento radicale di un diritto umano universalmente
accettato». L’annuncio di David Cameron di preparare una «rivoluzione» nel campo del
diritto familiare, cioè che «entro il 2015» lo Stato del Regno Unito riconoscerà il
matrimonio tra omosessuali, ha provocato forti reazioni da parte di molti leader religiosi,
non solo cattolici. L’ex arcivescovo di Canterbury, Lord George Carey, si è opposto
alla decisione del premier lanciando la «Coalition for Marriage», che ha già raccolto
decine di migliaia di firme di semplici cittadini ma anche di vescovi, esponenti politici
ed altri noti personaggi. Per Lord George Carey, il matrimonio fra omosessuali è un
«vandalismo culturale». Anche l’arcivescovo anglicano di York, John Sentamu, si è
dichiarato contro le aperture del premier inglese alla legalizzazione del matrimonio
omosessuale perché «il matrimonio deve rimanere un’unione tra un uomo e una donna».
(I.P.)