Vescovi del Pakistan: le donne delle minoranze religiose discriminate due volte
“Due volte discriminate ed emarginate”. È questa la condizione delle donne pakistane
appartenenti a minoranze religiose, secondo un rapporto presentato dalla Commissione
Giustizia e Pace della Conferenza episcopale pakistana. Il rapporto, intitolato “La
vita ai margini”, e di cui dà notizia l'agenzia Fides, si basa su interviste a oltre
1000 donne indù e cristiane delle regioni del Punjab e di Sindh, dove si concentra
il 95% delle minoranze religiose. Secondo i dati, il 43% delle donne appartenenti
alle minoranze è stata discriminata sul posto di lavoro per questioni religiose, il
76% ha invece denunciato molestie e violenze. Al centro del rapporto anche il minor
tasso di alfabetizzazione di queste donne rispetto alla media nazionale (47% contro
57%), e le conversioni forzate: sono circa 100 i casi denunciati ufficialmente ogni
anno. L’insieme di questi fenomeni si riflette sulle condizioni socioeconomiche delle
donne delle minoranze, che restano ai margini della società e svolgono lavori umili,
oltre che sui loro bambini. Tra le minoranze, infatti, il tasso di mortalità infantile
è pari al 10,3%, mentre la media nazionale è dell’8,7%. (D.M.)