Mons. Chullikat alle Nazioni Unite: liberare le donne rurali dall'oppressione e dalla
fame
Liberare le donne rurali da situazioni di perenne oppressione soprattutto nei Paesi
più poveri del mondo, metterle in condizione di produrre impatto sulla società fornendo
istruzione, servizi e molto altro. E’ la sfida emersa dalla 56.ma Sessione della Commissione
sullo Status delle Donne (CSW) in corso a New York, dove Dianne Willman, membro della
Missione della Santa Sede, è intervenuta per conto dell’arcivescovo Francis Chullikatt,
osservatore permanente della Santa Sede al Palazzo di vetro. Il servizio di Cecilia
Seppia:
Donne della
terra, donne rurali, alle prese con sfide spesso insostenibili: la fame la povertà,
le condizioni di lavoro deplorevoli, la discriminazione e lo sfruttamento e l’abuso
soprattutto per le lavoratrici migranti, per non parlare della mancanza di accesso
all’acqua o alle cure mediche. A loro, che costituiscono gran parte della popolazione
mondiale, troppo spesso escluse dai processi di azione politica, è dedicato l’intervento
dell’arcivescovo Francis Chullikat, osservatore permanente della Santa Sede presso
l’Onu, alla 56.ma Sessione della Commissione sullo Status delle Donne (Csw), in corso
a New York. L’obiettivo proposto è quello di migliorare la vita di queste persone,
così da renderle in grado di assistere le loro famiglie, le comunità e dare un importante
contributo alla società nel suo complesso. Ma come? Attraverso l’istruzione la formazione,
la fornitura di risorse, l’erogazione di servizi, l’accesso ai sistemi finanziari
e ancora alla tecnologia.
La Santa Sede, dice il presule, continua a mantenere
l’impegno a proteggere i più deboli e poveri, in vista del raggiungimento del bene
comune. E’ attenta al ruolo centrale della famiglia, fulcro dello sviluppo integrale,
e anche attraverso la Csw offre l’opportunità di esperienze da condividere e di buone
pratiche da sviluppare. Uomini e donne questo in sintesi l’appello della Santa Sede
sono chiamati a cooperare per superare pregiudizi e attuare politiche che rispettino
la dignità della persona. La prossima Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo
sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno, prosegue l’arcivescovo,
offrirà un’altra opportunità per rafforzare l’attenzione sulle persone rurali, comprese
le donne e le ragazze, e di aumentare il loro impegno nei processi di azione politica
per il la costruzione di società sostenibili. Tutte loro d’altra parte, nelle parole
del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, sono da considerare “potenti agenti
in grado di implementare soluzioni sostenibili per far fronte agli impatti del cambiamento
climatico e il degrado ambientale”.