2012-03-06 14:02:31

Mons. Chullikat alle Nazioni Unite: liberare le donne rurali dall'oppressione e dalla fame


Liberare le donne rurali da situazioni di perenne oppressione soprattutto nei Paesi più poveri del mondo, metterle in condizione di produrre impatto sulla società fornendo istruzione, servizi e molto altro. E’ la sfida emersa dalla 56.ma Sessione della Commissione sullo Status delle Donne (CSW) in corso a New York, dove Dianne Willman, membro della Missione della Santa Sede, è intervenuta per conto dell’arcivescovo Francis Chullikatt, osservatore permanente della Santa Sede al Palazzo di vetro. Il servizio di Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Donne della terra, donne rurali, alle prese con sfide spesso insostenibili: la fame la povertà, le condizioni di lavoro deplorevoli, la discriminazione e lo sfruttamento e l’abuso soprattutto per le lavoratrici migranti, per non parlare della mancanza di accesso all’acqua o alle cure mediche. A loro, che costituiscono gran parte della popolazione mondiale, troppo spesso escluse dai processi di azione politica, è dedicato l’intervento dell’arcivescovo Francis Chullikat, osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu, alla 56.ma Sessione della Commissione sullo Status delle Donne (Csw), in corso a New York. L’obiettivo proposto è quello di migliorare la vita di queste persone, così da renderle in grado di assistere le loro famiglie, le comunità e dare un importante contributo alla società nel suo complesso. Ma come? Attraverso l’istruzione la formazione, la fornitura di risorse, l’erogazione di servizi, l’accesso ai sistemi finanziari e ancora alla tecnologia.

La Santa Sede, dice il presule, continua a mantenere l’impegno a proteggere i più deboli e poveri, in vista del raggiungimento del bene comune. E’ attenta al ruolo centrale della famiglia, fulcro dello sviluppo integrale, e anche attraverso la Csw offre l’opportunità di esperienze da condividere e di buone pratiche da sviluppare. Uomini e donne questo in sintesi l’appello della Santa Sede sono chiamati a cooperare per superare pregiudizi e attuare politiche che rispettino la dignità della persona. La prossima Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile che si terrà a Rio de Janeiro il prossimo giugno, prosegue l’arcivescovo, offrirà un’altra opportunità per rafforzare l’attenzione sulle persone rurali, comprese le donne e le ragazze, e di aumentare il loro impegno nei processi di azione politica per il la costruzione di società sostenibili. Tutte loro d’altra parte, nelle parole del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, sono da considerare “potenti agenti in grado di implementare soluzioni sostenibili per far fronte agli impatti del cambiamento climatico e il degrado ambientale”.







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