Il Coro anglicano dell'Abbazia di Westminster canterà per la prima volta in San Pietro
il 29 giugno
Per la prima volta nella storia, il celebre Coro dell’Abbazia di Westminster canterà
nella Basilica di San Pietro. L’evento vedrà i cantori esibirsi insieme con i componenti
del coro della Cappella Sistina sia il 28 giugno – durante i primi vespri della Solennità
dei Santi Pietro e Paolo che il Papa presiederà in San Paolo Fuori le Mura – sia il
giorno dopo nella Messa presieduta da Benedetto XVI nella Basilica Vaticana. I particolari
nel servizio di Alessandro De Carolis:
La musica può
essere un tassello importante nel grande mosaico dell’ecumenismo. Ed è ciò che promette
l’evento della prossima fine di giugno, quando – su invito della Santa Sede – i membri
del coro anglicano dell’Abbazia di Westminster fonderanno la propria arte polifonica,
conosciuta in tutto il mondo, con quella del Coro della Cappella Musicale Pontificia
“Sistina”, diretto da don Massimo Palombella. Teatri d’eccezione di questo inedito
storico saranno la Basilica di San Pietro, il 29 giugno, quando Benedetto XVI presiederà
la Messa per i Santi Pietro e Paolo, e la Basilica di San Paolo Fuori le Mura, il
giorno prima, per la celebrazione dei Primi Vespri della solennità. È stato il Papa
stesso, informa un comunicato, a chiedere che la collaborazione musicale fra le due
compagini “rifletta la vocazione cristiana del coro ed incoraggi il ricco scambio
di esperienze tra le due tradizioni liturgiche e culturali. Poiché – viene colto nella
nota – l’Abbazia di Westminster ha come titolo formale quello di ‘Chiesa collegiata
di San Pietro’, il fatto che entrambi i cori celebrino insieme il loro patrono darà
all’evento un’importante risonanza comune”. A sottolineare la tradizione romana saranno
le partiture di due celebri compositori sacri, come Palestrina e Perosi, mentre i
canti anglicani in lingua inglese – eseguiti all’inizio e alla fine di ciascuna liturgia
– oltre a restituire le armonie di quella tradizione contribuiranno a rafforzare il
senso di appartenenza alla “comune fede cristiana”.
L’invito a recarsi a Roma
scaturisce dalla visita che Benedetto XVI fece all’Abbazia nel settembre 2010, durante
la sua visita in Gran Bretagna, che vide il Pontefice fermarsi in preghiera sulla
tomba di Eduardo il Confessore, insieme con l’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams,
il quale si è detto “molto lieto del fatto che il Coro dell’Abbazia prenda parte alla
celebrazione della Solennità di San Pietro a Roma”. “Celebrare insieme la sua testimonianza
apostolica e il suo esempio – ha aggiunto – è un forte richiamo alla vocazione comune
delle nostre Chiese ad essere fedeli, oggi, alla pienezza apostolica del Vangelo”.
Anche il decano di Westminster, il rev. John Hall, ha definito “meraviglioso” l’invito
ricevuto. “Mi conforta – ha confidato – questo segno del desiderio del Santo Padre
di attingere alla ricca tradizione anglicana che caratterizza il culto quotidiano
nell’Abbazia di Westminster. È quanto mai importante che i cristiani di differenti
tradizioni preghino insieme e ricevano i doni gli uni degli altri”. Soddisfazione
da parte della Chiesa cattolica londinese è stata espressa dall’arcivescovo di Westminster,
Vincent Nichols. “Questo generoso gesto ecumenico della Santa Sede – ha affermato
– è veramente benvenuto”, perché “esprime l’apprezzamento reciproco delle nostre tradizioni
musicali e spirituali”.
Nel quadro dei preparativi – informa il comunicato
– il coro della Cappella Sistina visiterà Londra ed offrirà un concerto pubblico nella
Cattedrale di Westminster la sera del 6 maggio. Mentre da parte sua, il Coro dell’Abbazia,
durante la sua permanenza in Italia si recherà al Monastero Benedettino di Montecassino
per cantare i Vespri e la Messa insieme alla comunità monastica del luogo in cui è
sepolto San Benedetto, oltre ad effettuare anche altri concerti, tra cui un recital
nella Basilica di Santa Maria Maggiore e un Vespro Festivo a Santa Maria sopra Minerva.