Russia. Manifestazioni anti Putin, dopo la vittoria alle presidenziali. L'Osce denunca
irregolarità
In Russia, il giorno dopo la vittoria schiacciante del premier Vladimir Putin alle
presidenziali, oggi è stata la giornata delle manifestazioni di sostenitori e contrari
al neo eletto che si sono confrontati in un clima di altissima tensione e sotto la
sorveglianza di migliaia di poliziotti. Oltre 200 gli oppositori fermati che chiedono
l’annullamento di un voto ritenuto “falso”. Gli osservatori denunciano irregolarità,
l’Ue chiede a Mosca di colmare le lacune, gli Stati Uniti di avviare un’inchiesta
indipendente. Il servizio di Giuseppe D’Amato:
“Vergogna, Vergogna!” Sale alto il grido delle composite opposizioni in Piazza Pushkin.
Tra 20 e 25mila persone si sono radunate per esprimere il proprio malumore. Tra gli
oratori l’ex premier Kasjanov, l’ex vicepremier Nemtsov, l’oligarca Prokhorov e poi
gente degli schieramenti più diversi unita nella volontà di chiedere elezioni pulite.
Un anno è il tempo massimo accordato da questa moltitudine per le riforme politiche
e per indire nuove elezioni legislative. Nei prossimi giorni si terranno altre 3 manifestazione
di protesta. Gli osservatori dell’Osce hanno confermato irregolarità diffuse alle
presidenziali. La Commissione elettorale nicchia. Vladimir Putin, intanto, ha ricevuto
i complimenti da numerosi leader mondiali per la sua rilezione. Gli analisti più attenti
discutono della decisione del presidente uscente Medvedev di far riaprire il caso
dell’ex oligarca Khodorkovskij da anni in prigione.