Messa del cardinale Bertone per don Giussani: un profeta dell’incontro con Dio
Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha celebrato ieri pomeriggio in
San Pietro una Messa nel 7.mo anniversario della morte di mons. Luigi Giussani e nel
30.mo del riconoscimento pontificio della Fraternità di “Comunione e Liberazione".
Il porporato ha ribadito la grande attualità della vita e degli insegnamenti di don
Giussani. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Testimoniate
al mondo la bellezza dell’avvenimento cristiano con coraggio e generosità”: è l’esortazione
che il cardinale Bertone ha rivolto ai fedeli di “Comunione e Liberazione”, ai quali
ha portato il saluto e l’incoraggiamento del Papa. Quindi, ha messo l’accento sull’eredità
spirituale lasciata da don Giussani alla Chiesa e al mondo:
“Don Giussani
è stato ‘profeta’ dell’insopprimibile anelito dell’incontro con Dio per l’uomo del
nostro tempo; incontro con la Persona di Gesù nel quale ‘Dio si è fatto uomo’; incontro
con la Chiesa, luogo della compagnia dei cristiani in cammino verso e dentro la vera
vita”.
Con il percorso della Causa di beatificazione e canonizzazione
di don Giussani, ha aggiunto il cardinale Bertone, “ci attende l’esperienza di un
appassionante coinvolgimento alla sua audacia di cristiano e di Sacerdote”. Ha quindi
ribadito che il fondatore di Cl era un uomo profondamente libero perché animato da
una fede salda nel Signore. “Sul suo esempio e alla luce dei suoi insegnamenti – ha
proseguito - anche voi oggi siete chiamati a una verifica sincera della vostra fede”.
Ed ha sottolineato che, come esorta Benedetto XVI, “è necessario compiere un serio
percorso per mostrare la relazione della fede con i bisogni dell’esistenza”, superando
“la frattura moderna fra ragione e fede, tra sapere e credere”. Si tratta, ha osservato
ancora, “di compiere un reale cammino umano in cui fare esperienza che il Signore
Gesù non è un’idea, un discorso, ma un avvenimento, una Persona, che dà alla vita
una nuova prospettiva”. Dell’importanza di questo cammino, ha concluso il cardinale
Bertone, don Giussani “era intimamente persuaso e lo ha proposto con ardore instancabile
e affascinante ragionevolezza”, convincendo “moltitudini di persone, specie i giovani,
a mettere Cristo al centro della loro vita”.