Malaysia. Riforma dell’istruzione: i cristiani chiedono spazio all’inglese, alla Bibbia,
ai diritti
I cristiani della Malaysia vogliono avere voce in capitolo nel processo di revisione
del sistema di istruzione nazionale e hanno chiesto ufficialmente al Ministero dell’istruzione
di essere consultati. E quanto riferisce all’agenzia Fides il “Consiglio delle Chiese
della Malaysia” (Ccm) che intende dire la sua nella riforma del sistema scolastico
in Malaysia, annunciato dal governo, che dovrebbe essere ultimata entro la fine del
2012. I cristiani sono convinti che il settore dell’istruzione sia determinante per
la costruzione di una nazione in cui vigano democrazia, armonia, tolleranza, parità
di diritti e di opportunità. In un comunicato del Ccm si ricorda che in Malaysia,
Paese a maggioranza islamica, i fedeli cristiani sono 2,6 milioni, cioè circa il 9,2%
della popolazione, e che dunque “non possono essere del tutto esclusi da questo progetto
di riforma”. Daniel Chai, Segretario della sezione giovanile del Ccm, sottolinea che
nelle proposte che i cristiani hanno inviato al governo, per la revisione dei curriculum
scolastici, si punta all’insegnamento della lingua inglese, dato che “la maggioranza
dei cristiani, che sono indigeni degli Stati malaysiani di Sabah e Sarawak, si insegna
il Bahasa Malaysia, invece della lingua inglese”. Inoltre, fra le raccomandazioni
sottoposte al Ministero, si chiedono strutture didattiche e risorse per insegnanti
indigeni cristiani, nonché l’introduzione della conoscenza della Bibbia, in inglese
e in lingua malay, fra le materie di insegnamento. Secondo il Ccm “è una questione
di giustizia e di tutela dei diritti degli studenti non-musulmani: garantire a tutti
l’accesso alle risorse didattiche contribuirà a costruire una nazione più giusta”.
Il Ministero dell’Istruzione ha nominato nove gruppi di lavoro per esaminare i vari
aspetti del progetto di riforma, ma finora non vi sono rappresentanti cristiani nei
gruppi. Il Ccm nota che “se il Ministero volesse includere rappresentanti cristiani,
potrebbe facilmente farlo tramite l’organizzazione Teachers of Christian Fellowship”,
che riunisce gli insegnanti cristiani. (R.P.)