Esplosioni a Brazzaville: oltre 140 morti. Distrutta la chiesa di San Luigi dei Francesi
E' salito ad almeno 146 morti, centinaia di feriti e numerosi edifici distrutti il
bilancio, purtroppo ancora provvisorio, delle esplosioni avvenute ieri in un deposito
di munizioni a Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo. Il servizio di Giada
Aquilino:
All’origine
della sciagura ci sarebbe un corto circuito. Le autorità congolesi sembrano non avere
più dubbi: alle 8 del mattino il primo scoppio; poi in sequenza gli altri, fino al
pomeriggio. Il governo di Brazzaville ha decretato il coprifuoco nella zona del deposito,
il quartiere periferico di Mpila. Come riporta l’agenzia Misna, che cita il quotidiano
locale ‘Les depeches de Brazzaville’, le esplosioni sono state udite anche a Kinshasa,
nella vicina Repubblica Democratica del Congo. Le due capitali sono infatti divise
soltanto dal fiume Congo. Nella cattedrale di Brazzaville - dove ieri la Messa domenicale
è stata interrotta proprio dall’eco delle esplosioni - e in un mercato coperto sono
stati allestiti punti di soccorso ed emergenza e si accolgono i familiari delle vittime
e gli sfollati. Ma ad essere stata “completamente spazzata via” dall’esplosione è
stata la chiesa di San Luigi dei Francesi di Brazzaville, come spiega all’agenzia
Fides l’arcivescovo della città, mons. Anatole Milandou. “Mi trovo con gli orfani
delle vittime della catastrofe”, ha detto il presule. Altre fonti della Chiesa cattolica
locale, sempre contattate da Fides, spiegano che “la chiesa di San Luigi dei Francesi
si trova proprio in un’area adiacente la caserma dove sono avvenute le deflagrazioni”.
“Di sicuro - hanno rivelato le medesime fonti - ci sono stati morti e feriti tra i
fedeli”.