Sicilia: risultati in aumento per il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo
Quasi 4.000 prestazioni ambulatoriali, 478 ricoveri, 185 interventi di cardiochirurgia,
71 procedure chirurgiche in terapia intensiva, 249 procedure di emodinamica invasiva
e 14 interventi “on site” (effettuati presso altri presidi ospedalieri della Regione
Siciliana). Sono i risultati del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di
Taormina a 14 mesi dalla sua apertura. Il numero delle prestazioni – riporta un comunicato
della struttura diffuso in questi giorni - ha superato del 45% quanto stabilito nella
convenzione siglata tra ospedale pediatrico Bambino Gesù e la Regione Siciliana quasi
due anni fa. A trarre vantaggio dai servizi sono i bambini siciliani e le rispettive
famiglie e anche quelle delle regioni vicine come la Calabria, che rappresentano il
15% del totale degli assistiti. I numeri sono destinati a crescere ulteriormente col
potenziamento della dotazione tecnologica grazie all’arrivo della nuova risonanza
magnetica pediatrica. L’apparecchiatura - unica nel suo genere in tutta la Sicilia
- serve a curare bambini e ragazzi affetti da patologie cardiache e non solo. Si
tratta di uno strumento estremamente avanzato per ottenere diagnosi ancora più accurate,
più rapide e che quindi comportano una riduzione dello stress per i piccoli pazienti,
garantendo standard qualitativi d’eccellenza. Per ridurre l’impatto psicologico di
un esame diagnostico eseguito con un macchinario imponente come la risonanza magnetica
e per abbattere l’effetto claustrofobico che può ingenerare nei piccoli, il suo diametro
è stato sensibilmente ampliato. La nuova risonanza magnetica consente anche una drastica
riduzione dei consumi energetici, pari al 75%. Per il presidente dell’Ospedale Pediatrico
Bambino Gesù, professor Giuseppe Profiti, si tratta di un successo dei siciliani:
sin dal momento dell’apertura del Centro – ha affermato – “hanno riconosciuto la valenza
e le potenzialità del progetto sul piano dell’innovazione organizzativa, delle ricadute
in termini di qualità della vita per i pazienti e le loro famiglie e su quello dell’orgoglio
di poter avere sul proprio territorio una realtà che non trova termini di paragone
in altre parti d’Italia”. Il professor Giacomo Pongiglione - direttore del Centro
Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo e del Dipartimento Medico Chirurgico di Cardiologia
Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - ha dichiarato che “l'alta tecnologia
non è sinonimo di qualità, ma certamente senza l'una non vi può essere l'altra". La
qualità delle prestazioni di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica – ha aggiunto
- è l'unico e vero obiettivo del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo così
come lo è da sempre del Bambino Gesù, quello su cui noi ci misuriamo e vogliamo essere
valutati”. (E.B.)