2012-03-03 15:11:26

Senegal. La Chiesa presenta il rapporto degli osservatori alle presidenziali


Si terrà probabilmente il 18 marzo il ballottaggio per le presidenziali in Senegal: a contendersi la poltrona di capo dello Stato saranno il presidente uscente, Abdoulaye Wade, il suo ex primo ministro passato all'opposizione Macky Sall, e un altro ex premier, Moustafa Niasse. Intanto, la Missione della Chiesa cattolica del Senegal ha presentato nei giorni scorsi il suo Rapporto sul primo turno elettorale, svoltosi il 26 febbraio. Composta dalla Commissione episcopale Giustizia e Pace e dal Movimento nazionale degli Scout del Senegal, la Missione ha messo in campo 850 osservatori nei 2771 seggi dislocati in 30 dipartimenti del Paese. Nel Rapporto – pur plaudendo alla “maturità del popolo senegalese” grazie alla quale le operazioni di voto hanno avuto un buon andamento – la Missione mette in luce alcune criticità come la scarsa conoscenza, da parte di alcuni addetti ai seggi, del codice elettorale o la mancanza di rappresentati dei candidati in alcune sedi di voto. Inoltre, è stata notata una certa inesperienza nella gestione delle diverse fasi del procedimento elettorale – ad esempio nello scrutinio delle urne, nella redazione dei verbali e nella verifica dei voti espressi – insieme ad alcuni tentativi di corruzione. In vista del ballottaggio, la Chiesa cattolica esorta quindi al “rifiuto a qualunque ricorso alla violenza” e invita a “permettere a ciascuno, secondo la propria coscienza, libera e responsabile”, di assolvere al proprio dovere di cittadino. L’invito agli uffici ministeriali incaricati delle elezioni è anche ad una migliore formazione del personale al fine di una gestione soddisfacente dello scrutinio. “La Chiesa cattolica – afferma padre Alphonse Seck, segretario generale della Commissione episcopale Giustizia e pace – partecipando come osservatore alle elezioni, vuole contribuire alla costruzione della pace in Senegal, una pace che passa attraverso elezioni libere, giuste e trasparenti”. Ricordando, infine, che la missione della Commissione Giustizia e pace è quella di lavorare alla formazione delle coscienze dei cittadini, aiutandoli a rispettare i diritti ed a combattere i mali della società, padre Seck ribadisce la disponibilità della Chiesa cattolica a facilitare il dialogo tra maggioranza ed opposizione, in caso di necessità. (T.C. - I.P.)








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