2012-03-03 14:57:13

No Tav. Giornata di manifestazioni a Roma e Milano dopo il via libera di Monti


E' trascorsa senza incidenti la quinta notte di "mobilitazione permanente" dei No-Tav in Val di Susa, dopo l'assemblea del Movimento. Ieri, il premier, Mario Monti, ha spiegato che il progetto va avanti perché è sostenibile da un punto di vista ambientale e i benefici economici sono rilevanti. Immediata la risposta degli attivisti, che invitano il capo del governo a evitare “prove di forza”. Nel pomeriggio di oggi, sono in programma cortei a Roma e Milano. C’è timore che le manifestazioni possano degenerare, ma il prefetto della capitale Pecoraro rassicura: “C'è un'attenzione scrupolosa, ma senza allarmi”. Sulla situazione, Paolo Ondarza ha sentito don Ettore De Faveri, direttore del settimanale “La Val Susa”:RealAudioMP3

R. – Di certo, almeno un elemento di chiarezza è arrivato da parte dell’attuale governo in maniera molto chiara, serena e pacata. E’ questo, quindi,il punto di partenza anche per quella parte del territorio che resta contrario all’opera. Non si può prescindere da questa dichiarazione così chiara e precisa.

D. – Quindi ancora c’è spazio per il dialogo?

R. – E’ essenziale. E’ essenziale che il governo non parli solo a Roma ma riesca, in qualche modo, a recarsi sul territorio e a cercare un confronto con il territorio stesso.

D. – Noi abbiamo contattato sia chi è per il “no”, sia chi è per il “sì”. Chi è per il “no” ha parlato liberamente, mentre chi invece è per il “sì” ci ha detto: “A questo punto, abbiamo paura di parlare, temiamo intimidazioni”...

R. – Ho l’impressione che dichiararsi favorevoli all’opera possa sembrare qualcosa che non in molti hanno il coraggio di dire. Ma non vedrei, in questa situazione, motivi di pericolo per la gente.

D. – A spaventare non è tanto chi vive lì, sul posto, quanto elementi, provenienti dall’esterno, che potrebbero infiltrarsi...

R. – Certo, questo è uno dei grandi problemi. Purtroppo oggi, su questo punto, c’è un po’ di fragilità nella risposta del grande movimento No-Tav locale. Io avrei preferito una protesta molto più “valligiana” da questo punto di vista, senza il concorso di altri, perché questo rischia sempre di creare almeno un sospetto di qualcosa di pre-ordinato e di comandato da interessi che non sono solo quelli valsusini. (vv)







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