Mons. Giordano: i cristiani siano protagonisti in Europa
“È urgente che i cristiani e le Chiese diventino sempre più coscienti e competenti
delle questioni che sono affrontate a livello europeo e siano protagonisti nei luoghi
dove si prendono le decisioni”. Con queste parole mons. Aldo Giordano, osservatore
permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, presenta - in un comunicato
diffuso oggi dal Ccee e ripreso dal Sir - il significato dell’incontro dei presidenti
di 9 Conferenze episcopali del sud-est Europa in programma a Strasburgo dal 5 all’8
marzo. “A Strasburgo - osserva mons. Giordano - si discute di libertà religiosa: la
presenza dei simboli religiosi nello spazio pubblico, la discriminazione per motivi
religiosi, i diritti delle minoranze, la dimensione religiosa del dialogo interculturale.
C’è un dibattito fondamentale, molto delicato e anche pericoloso sulla realtà della
famiglia, sui diritti dei bambini, sulla responsabilità dei genitori. La velocità
della scienza e della tecnica impone sempre più grandi problematiche nel campo della
bioetica e della protezione della vita. C’è un’Europa che s’interroga sulla gravità
della crisi economica e finanziaria; sui rapporti con i “vicini di casa”: Medio Oriente,
nord dell’Africa. Viviamo in un’Europa, dove la questione del rispetto dei diritti
umani è lontana da esser una realtà ovvia”. Da qui, conclude mons. Giordano, l’importanza
dei cristiani per promuovere e proteggere i diritti dell’uomo, lo stato di diritto
e la democrazia alla base del Consiglio d’Europa”.