2012-03-02 12:54:31

Convegno sui Padri della Chiesa: conoscerli è come conoscere gli Apostoli


Ha preso spunto dai 35 anni della collana editoriale “Testi Patristici” di Città Nuova il convegno svoltosi ieri pomeriggio alle 15 alla Pontificia Università Lateranense e dedicato ai Padri della Chiesa. Patrologi ed esperti si sono confrontati sulle grandi figure del cristianesimo, offrendo risposte al questito di fondo del Convegno, ovvero “Come leggere i Padri oggi”. La stessa domanda Tiziana Campisi l'ha rivolta a padre Robert Dodaro, preside dell’Istituto Patristico Augustinianum di Roma, tra i relatori del convegno:RealAudioMP3

R. – I Padri della Chiesa sono gli scrittori ecclesiastici dopo il periodo cosiddetto "apostolico", quello in cui gli Apostoli ancora vivevano, insegnavano e scrivevano lettere e Vangeli. I Padri della Chiesa sono noti per la profonda scienza e sapienza divina, ma anche per la santità di vita: sono coloro che hanno interpretato le parole e gli scritti degli Apostoli, dei quali quindi trasmettono l’insegnamento.

D. – Perché è importante conoscere i Padri della Chiesa?

R. – Perché la nostra fede cattolica dipende molto dalla loro interpretazione dell’insegnamento degli Apostoli. I primi Padri hanno conosciuto gli Apostoli, quindi hanno potuto interpretare il loro insegnamento, la loro dottrina, i loro scritti, trasmettendoli da una generazione all’altra. E’ importante per conoscere il fondamento della fede cattolica, la fede in un solo Dio, la fede in Gesù Cristo, Dio e uomo, la fede in Cristo nostro Salvatore.

D. – Come conoscere i Padri della Chiesa?

R. – I Padri sono riconosciuti dalla Chiesa. Conosciamo le loro opere e studiamo i loro scritti. I nomi sono noti a tutti gli specialisti, naturalmente di teologia e di storia della Chiesa, ma man mano li hanno conosciuti anche i fedeli. Sant’Agostino mi viene subito in mente, però ce ne sono tanti altri: Sant’Ireneo, uno dei primi Padri della Chiesa e altri che sono stati Papi, come Papa Leone Magno, Papa Gregorio Magno: questi sono stati grandi Padri della Chiesa occidentale. Ma ci sono anche i Padri cappadoci – San Basilio Magno, San Gregorio di Nissa, San Gregorio Nazianzeno – che hanno formulato la base della nostra fede nella Santissima Trinità, in termini chiari, in termini che rimangono classici, per tutti i credenti, in tutte le epoche della Chiesa. Le opere dei Padri sono state pubblicate in diverse lingue ormai, esistono traduzioni delle opere dei Padri, e sono molto letti da coloro che vogliono tracciare le radici della spiritualità cristiana e cattolica, della sacra liturgia.

D. - Lei è preside dell’Istituto Patristico Augustinianum, dove vengono studiati i Padri della Chiesa: ma la gente comune in che modo può accostarsi a loro?

R. – Io direi di visitare le librerie, le tante librerie religiose cattoliche, e comprare le opere dei Padri che sono adesso disponibili anche in pubblicazioni molto economiche. Grazie al profondo lavoro di generazioni di patrologi e di teologi, abbiamo anche buone introduzioni ai Padri, manuali di Patrologia. Quindi, non manca alla gente e ai fedeli un mezzo per conoscere i Padri in modo diretto. Io mi auguro che nel prossimo futuro le parrocchie e le diocesi possano iniziare corsi di lettura delle opere dei Padri, perché molti dei problemi che sono attuali nella Chiesa trovano una risposta nella tradizione patristica. Quindi è importante per tutti – per il clero, per i fedeli laici – avere questo contatto con i Padri della Chiesa. (bf)







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