Congo: corsi di formazione per i detenuti di Buvaku
Saponi prodotti dai detenuti del carcere centrale di Buvaku, nella Repubblica Democratica
del Congo, distribuiti alla popolazione per prevenire il colera. Sono 1.400 i pezzi
realizzati nell’istituto di pena grazie a corsi di formazione professionale avviati
per impegnare i carcerati in attività produttive. Padre Adrien Tshichugi - cappellano
dell’istituto penitenziario cui si deve l’iniziativa dei corsi - intervistato da Radio
Okapi ha spiegato che sono 144 i detenuti coinvolti. Oltre a corsi di formazione professionale,
sono stati attivati anche corsi di lingue. Si tratta di attività che nei luoghi detentivi
allentano le tensioni, ha spiegato il cappellano, il quale nelle sue visite pastorali
al carcere centrale di Buvaku si era reso conto della necessità di offrire ai carcerati
la possibilità di esprimere le proprie potenzialità. Un modo per consentire poi, a
quanti scontano la pena, di reinserirsi nella società. Per padre Tshichugi, è importante
preparare i detenuti ad affrontare la vita dopo il carcere e consentire loro di sviluppare
capacità e inventiva al fine di renderli coscienti di poter essere utili alla società.
(T.C.)