No Tav. Nuovi scontri in Val di Susa. Dal governo sì al dialogo, ma senza ripensamenti
Ancora alta la tensione in Val di Susa. A Chianocco, alcuni attivisti no tav hanno
aggredito una troupe televisiva, ferendo un operatore, quindi hanno bloccato la stazione
ferroviaria di Bussoleno e la tangenziale di Torino. Nulla di fatto per ora invece
al vertice con il prefetto di Torino in cui i sindaci della valle hanno chiesto la
sospensione dei lavori per placare gli animi e un incontro col governo.
Il
ministro dell’Interno Cancellieri risponde sì al dialogo, ma senza ripensamenti. Drastico
invece l'esponente leghista Roberto Maroni che a fronte delle violenze e per ristabilire
il controllo del territorio propone di tornare all'uso dell'esercito. Sulla situazione
Antonella Palermo ha sentito il vescovo di Susa mons. Alfonso Badini Confalonieri:
R. – E’
sempre difficile giudicare le persone, ancor di più lo è per gli enti e le comunità.
In questo caso, la decisione di quest’opera dell’alta velocità è un discorso a livello
europeo. Il problema di entrare in contatto con le popolazioni locali per aiutarle
a comprendere, penso sia compito della politica, ed è anche un compito molto importante.
Dall’altra parte, bisogna che anche le persone siano un po’ più disponibili ad ascoltare,
ad accogliere e a dialogare.
D. – Ma questo dialogo c’è stato?
R. –
Si è tentato di farlo.
D. – Cos’è che manca?
R. – Mi sembra che non
ci sia stato un gran dialogo, almeno con alcuni gruppi di questo movimento.
D.
– Che appello sente di rivolgere a chi, ancora, porta avanti una lotta estrema contro
il proseguimento di quest’opera?
R. – E’ giusto affermare la propria opinione,
però poi bisogna anche saper accettare quello che la gran parte della comunità richiede.
In valle ci sono persone che la pensano in mille modi diversi. Farei anche una distinzione
tra il movimento No-Tav e la Val di Susa che è un po’ più ampia.
D. – Secondo
lei la Tav è utile?
R. – E’ una linea che unisce l’Europa. Dovrebbe certamente
essere utile. La linea ferroviaria precedente è stata modernizzata, ma resta una linea
di un secolo e mezzo fa. L’Europa, oggi, sta viaggiando già con questi altri treni.
(vv)