Terra Santa: padre Pizzaballa scrive al presidente israeliano per gli attacchi alle
chiese
Una lettera al presidente israeliano Shimon Peres affinché si adoperi perché siano
assicurati alla giustizia i responsabili degli attacchi vandalici, verificatisi nelle
scorse settimane, contro siti cristiani a Gerusalemme. A scriverla - riferisce l'agenzia
Sir - è il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa che risponde così
anche agli slogan e ad insulti volgari contro Cristo e la Madonna apparsi sui muri
di chiese, cimiteri e monasteri cristiani. Una Campagna, dal nome “Il prezzo da pagare”,
architettata, secondo quanto riportano oggi i giornali israeliani, da coloni e nazionalisti
ebrei, e diretta anche contro attivisti di pace palestinesi ed israeliani. Tuttavia
la polizia è propensa a credere che gli atti vandalici contro obiettivi cristiani
siano opera di esecutori isolati che agiscono per spirito di emulazione. “Queste azioni
- si legge nella lettera del Custode - da quanto so non hanno portato a nessun arresto.
Non è mio costume scrivere lettere come questa. Le varie comunità cristiane vivono
tranquillamente e pacificamente in Israele, con rispetto, apprezzamento e buoni rapporti
sia con ebrei che con musulmani. Nel corso degli anni abbiamo imparato a ignorare
le provocazioni e continuare la nostra vita quotidiana. Tuttavia, questa volta pare
che sia stato varcato il limite così che non possiamo restare in silenzio. Gli slogan
scioccanti scritti sui siti cristiani di preghiera, specialmente a Gerusalemme, feriscono
i sentimenti di tutti i cristiani in Israele, indipendentemente dal loro credo, come
pure le centinaia di migliaia di pellegrini che visitano Gerusalemme e la Terra Santa,
e altri milioni da tutto il mondo. Le sarei grato - conclude il Custode rivolgendosi
al presidente Peres - se utilizzasse tutta la sua influenza con le autorità in modo
che questo modo di fare sia sradicato e queste azioni fermate”. (R.P.)