Parigi: il cardinale Scola apre le Conferenze di Quaresima su etica cristiana e vita
sociale
“Etica cristiana e vita in società”, è il titolo della relazione inaugurale svolta
ieri pomeriggio dal cardinale Angelo Scola, nell’ambito del ciclo di Conferenze di
Quaresima, organizzate a Parigi nella Cattedrale di Notre-Dame. Un’antica tradizione
che si ripete nella diocesi parigina dal 1835 dedicata quest’anno al tema: “La solidarietà,
esigenza etica e speranza spirituale?” Dopo l’introduzione dell’arcivescovo di Parigi
André Vingt-Trois, ha preso la parola il cardinale Scola, sgombrando subito il campo
dagli “equivoci della solidarietà”: “la solidarietà come appello retorico, puramente
sentimentale, a ‘fare del bene’; e “la solidarietà come maquillage del capitalismo,
cioè come ‘etichetta’ per sdoganare con l’inganno un modello economico non raramente
predatorio, magari sotto forma di ‘aiuti umanitari’ in cambio di ricchezza”. “In entrambi
i casi come è facile capire, - ha sottolineato l’arcivescovo di Milano - non è in
gioco nessuna ‘esigenza etica’, né tantomeno una ‘speranza spirituale’. È chiaro dunque
– ha aggiunto il porporato - che la ‘maniera di dare’ fa davvero la differenza: un
conto è dare perché si riconosce una interdipendenza ineludibile e perciò una corresponsabilità
in relazione a un bene comune da condividere; un conto è dare perché si ha a cuore
solo se stessi”. Allora “perché abbia senso parlare di solidarietà, occorre – ha spiegato
il cardinale Scola - riconoscere un bene comune sociale, che è innanzitutto il bene
dell’essere insieme (in comune). Di tale bene comune, la solidarietà esprime appunto
la compartecipazione nei beni e nei pesi sociali; d’altra parte, - ha continuato il
porporato - se vogliamo godere di questo bene comune in un modo non lesivo della dignità
umana, non possiamo mortificare (paternalisticamente) l’agire degli attori sociali:
la sussidiarietà serve proprio a questo scopo, cioè esprime l’iniziativa (singola
o collettiva), altrettanto fondamentale e non riducibile al tutto sociale stesso”.
Il cardinale Scola ha poi sviluppato la sua riflessione sull’etica cristiana in rapporto
alla secolarizzazione, alla nuova laicità, al mondo globalizzato (R.G.)