Crescita e occupazione, i temi del G20. Europa più stabile
Torna la fiducia dei mercati per la zona euro che è ora ''un posto più sicuro''. Lo
ha dichiarato il presidente della Bce Mario Draghi al termine del G20 finanza. Tre
i temi principali del vertice: la crisi europea del debito sovrano, il sistema di
protezione anti-crisi dell'Ue e l'aumento delle risorse del Fondo Monetario Internazionale
(Fmi). Il servizio di Stefano Leszczynski
L’Europa ha
fatto importanti progressi negli ultimi mesi, anche se molti paesi continuano a rimanere
in recessione. Dal summit messicano del G20 è emerso un cauto ottimismo, non tanto
in vista di una ripresa dell’economia globale, quanto di una sua stabilizzazione.
Il presidente della Bce Mario Draghi, rileva il cambiamento dell'economia di un'Europa
che ''si muove lentamente ma in maniera sicura'' e invoca una riforma del mercato
del lavoro sull'esempio di quella realizzata in Germania. A riconoscere i meriti della
Bce nel riportare la calma sui mercati è stato il vicepresidente della Commissione
Olli Rehn. Altro importante passo avanti compiuto dall'Europa riguarda poi il risanamento
dei conti con le forti misure varate da Italia e Spagna e l'adozione, seppure in maniera
faticosa, del nuovo modello di governance con l'adozione del fiscal compact. Anche
se è stata rinviata la decisione di un eventuale aumento delle risorse del Fmi. L'impegno
del G20, insomma, è fortemente orientato alla crescita e all'occupazione, settore
quest’ultimo che presenta ancora molti aspetti contrastanti come rilevato anche da
Eurostat, l'agenzia di statistica dell'Unione Europea. Secondo i dati del 2009, ad
esempio, lo stipendio medio dei lavoratori italiani è al dodicesimo posto nella classifica
dell'area euro, nonostante il paese sia ancora sulla carta la terza "potenza" industriale
del Vecchio Continente.