2012-02-25 13:15:52

Speranze e tensioni per le presidenziali in Senegal


Senegal al voto domani per le elezioni presidenziali: il principale candidato è il presidente uscente, l’ultraottantenne Abdoulaye Wade. Questa candidatura è stata giudicata illegittima da numerosi movimenti di opposizione, che sono scesi in piazza nei giorni scorsi. Davide Maggiore ha raggiunto telefonicamente a Dakar Tommaso Caprioglio, vice-capo della missione di osservazione elettorale dell’Unione Europea nel Paese, che ha parlato di quanto sta avvenendo nella capitale:RealAudioMP3

R. - La situazione a Dakar è molto fluida; ci sono delle manifestazioni dell’opposizione che sono state vietate dal ministro degli Interni negli ultimi giorni, ci sono anche delle manifestazioni spontanee. Fortunatamente gli eventi degli ultimi giorni, non ci hanno impedito di svolgere il nostro lavoro. La missione non ha avuto fino ad oggi nessun tipo di problema. È chiaro che è molto difficile poter capire la situazione, e quindi anche noi restiamo assolutamente vigili e, secondo gli sviluppi, prendiamo le decisioni all’ultimo minuto per decidere che cosa fare.

D. - A suo parere, ci sono condizioni che fanno ipotizzare, che il voto possa non tenersi?

R. - A questo stadio, sinceramente è molto difficile rispondere, perché la situazione è in evoluzione. Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in questo senso, quindi anche tutte le nostre attività mirano ad uno svolgimento normale dello scrutinio. Poi è chiaro che gli eventi dell’ultima settimana, ci fanno riflettere. Ovviamente, la missione condanna ogni tipo di episodio di violenza. È chiaro che vedere morti per noi è un elemento di drammatica riflessione.

D. – Anche alla luce di questo clima difficile, che bilancio si può dare invece dello svolgimento della campagna elettorale?

R. - Tutti i 14 candidati stanno facendo regolarmente campagna; in particolare vi sono i candidati che appartengono al "movimento del 23 giugno", che in un certo senso si sono anche un po’ smarcati dall’idea del movimento, e che quindi stanno concentrando i loro sforzi su una vera e propria campagna elettorale. Purtroppo, i candidati si trovano spesso in questa situazione ibrida, quando partecipano come candidati veri e propri, e quando svolgono delle attività di manifestazione sotto l’egida del "movimento del 23 giugno". Quindi questa volta crea anche delle tensioni o delle incomprensioni al punto che uno di questi, tra il 18 e il 19 febbraio, è stato anche ferito. Quindi in questo momento, la situazione rimane comunque tesa.

D. - Il mandato della missione di osservazione elettorale riguarda anche gli aspetti tecnici del voto. In particolare negli scorsi giorni, vi siete concentrati sui documenti necessari per esercitare il diritto di voto. Perché questo elemento è così importante in Senegal?

R. - La distribuzione delle carte elettorali è sempre stato il punto centrale di tutte le polemiche qui in Senegal. Senza questo documento essenziale, sarà impossibile votare per l’elettore. Per questo motivo, abbiamo chiesto al "Ministère chargé des élections" di voler essere più trasparente nella diffusione delle cifre sulla distribuzione di queste carte elettorali, che attualmente va a rilento. In particolare, abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle carte del 2011, perché riguardano più di 600 mila elettori potenziali, che rappresentano più del dieci percento dell’elettorato.

D. - La missione si è occupata anche della recente e contestata decisione del Consiglio costituzionale di ammettere la candidatura del presidente Wade, respingendo invece quelle di alcune dei suoi oppositori?

R. - Assolutamente. Questa è stata la prima grande difficoltà della missione dal punto di vista dell’analisi giuridica per quanto riguarda questo tipo di decisioni, che chiaramente stanno determinando anche il clima politico negli ultimi giorni. La missione sta ancora studiando la questione, anche per quello che riguarda le candidature indipendenti escluse, ed è nostro intento poter arrivare ad una conclusione definitiva di questa analisi dal punto di vista tecnico prima della nostra dichiarazione preliminare, due giorni dopo lo scrutinio. (bi)







All the contents on this site are copyrighted ©.