Schulz a Marzabotto: “Un dovere morale essere qui”
Un discorso sentito e commosso è stato quello del presidente del Parlamento europeo,
Martin Schultz, intervenuto oggi a Marzabotto, in provincia di Bologna, alla commemorazione
delle stragi naziste qui avvenute nel 1944. Schultz ha affermato di trovarsi qui “come
presidente del Parlamento europeo, ma anche come tedesco” per quello che ha definito
“un dovere morale”, cioè ricordare i circa 800 morti, compresi bambini e intere famiglie,
che persero la vita nella serie di stragi operate dai nazisti tra il 29 settembre
e il 5 ottobre 1944 nel corso delle operazioni di rastrellamento dei nazisti contro
la formazione partigiana Stella Rossa, attiva sull’Appennino bolognese. “Dopo tutto
ciò che è successo è un miracolo essere accolto come un amico. Per questo regalo vi
sarò grato per tutta la vita”, ha detto Schulz parlando in italiano e in tedesco e
rivolgendosi in particolare, oltre al sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, anche
a un superstite della strage, Francesco Pirini, che nell’eccidio perse 14 parenti.
Il presidente del Parlamento Europeo ha definito la strage “uno dei crimini peggiori
della Seconda Guerra Mondiale”, di una crudeltà inaudita, che sconvolge e confonde
per la “brutalità mostrata dai tedeschi”: un atto che colpisce ancora di più chi,
come lui, è figlio di un soldato della Wehrmacht. Il presidente, oggi, ha pronunciato
parole di riconciliazione: “I tedeschi di oggi non hanno una colpa personale in questi
crimini, ma una grande responsabilità, quella di tenere viva la memoria e che questi
crimini commessi dalla mia nazione non vengano mai dimenticati”. Dopo la cerimonia,
Schulz ha fatto visita al sacrario di Marzabotto dove ha deposto una corona d’alloro
in omaggio alle vittime, poi è salito al Monte Sole, teatro della strage. (R.B.)