Polonia: messaggio di Quaresima del presidente dei vescovi
Mons. Jozef Michalik, presidente della Conferenza episcopale polacca (Kep), nella
lettera per la Quaresima concorda con la direttrice dell'Istituto per il dialogo multiculturale
di Bruxelles, Marguerite Peeters, che su scala globale prevede dei cambiamenti rivoluzionari
sia nell'ambito politico sia culturale. La nuova cultura che trae le sue radici dal
postmodernismo, spiega il presule ripreso dall’agenzia Sir, "promuove il relativismo
morale, l'aborto, le unioni omosessuali", e proprio in quella direzione "essa conduce
la rivoluzione culturale che esclude Dio e i suoi comandamenti". Ma poiché "la fede
cristiana non può essere separata dalla vita, la Chiesa ha il dovere di valutare la
cosiddetta nuova etica e mettere in guardia contro le distorsioni". Ricordando il
motto dell'anno pastorale corrente - "La Chiesa è nostra casa" -, il presidente della
Kep sottolinea che è compito di ciascun fedele impegnarsi a favore di un clima sereno
al suo interno. "Oggi tutti possiamo vedere che la Chiesa costituisce un bersaglio
da parte degli ambienti libertini, ateisti e massoni" afferma mons. Michalik, che
ricorda come "non risparmiano la Chiesa nemmeno le televisioni e gli altri media liberali",
e accusa le autorità governative di "discriminare un'emittente televisiva cattolica".
Il presidente della Kep, inoltre, mette in guardia contro le spaccature interne alla
Chiesa che rendono evidenti i casi di insubordinazione ai superiori tra i religiosi.
La Quaresima, conclude l'arcivescovo di Przemysl, "è una grande occasione per l'esame
di coscienza, per il pentimento e la conversione, è tempo di profonda preghiera e
contemplazione della Croce che per tutti noi costituisce la porta alla redenzione".
(R.P.)