2012-02-25 13:52:32

Laos: confiscata una chiesa. Cristiani definiti "nemici"


I funzionari locali del distretto di Saybulim, nella provincia di Savannakhet, hanno confiscato un chiesa nel villaggio di Kengweng. La confisca è avvenuto il 22 febbraio scorso, al termine di un “seminario di formazione” condotto dagli stessi funzionari del partito comunista, denominato “I trucchi del nemico”, dedicato a svelare “le manovre dei cristiani”. E’ quanto l’agenzia Fides apprende dalla Ong “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom” (Hrwlrf), che nota come la confisca della chiesa a Kengweng abbia avuto luogo due mesi dopo la confisca di un’altra chiesa a Nadaeng, nello stesso distretto. Se i cristiani vorranno ricominciare a utilizzare l’edificio, dovranno presentare formale richiesta scritta alle autorità del villaggio, del distretto e della provincia, ottenendo l’approvazione da ciascuno dei tre livelli. La chiesa nel villaggio di Kengweng è stata costruita nel 1972 da due famiglie cristiane del Laos ed è stata usata per il culto fino ad oggi. Nel villaggio vivono 25 famiglie cristiane, in tutto 178 fedeli. Attualmente esistono una trentina fra chiese e edifici di culto nella provincia di Savannakhet, ma solo sette di questi sono riconosciuti dalle autorità, e i rimanenti sono considerati illegali. Dopo il sequestro delle chiese di Kengweng e Nadaeng “altri ventidue edifici cristiani sono a rischio di confisca e chiusura”, nota Hrwlrf. “Anche se la libertà di praticare il proprio culto religioso è scritta nella Costituzione, anche se il Paese ha firmato e ratificato la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, le autorità si rifiutano di riconoscere l'esistenza dei cristiani e le chiese nella provincia di Savannakhet”, nota l’Ong, invocando la restituzione dell’edificio e il godimento della libertà religiosa per i cristiani laotiani. (R.P.)







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