I vescovi del Malawi: la Quaresima sia tempo di carità nella verità
Nel tempo di Quaresima, la carità dei cristiani non sia a parole, ma nei fatti e nella
verità: questo, in sintesi, il messaggio che la Conferenza episcopale del Malawi (CEM),
guidata da mons. Joseph Zuza, rivolge ai fedeli in occasione dei 40 giorni che precedono
la Pasqua. “Con il Mercoledì delle Ceneri – si legge nel documento – la Chiesa cattolica
inizia un percorso di conversione tradizionalmente segnato da preghiera, condivisione,
silenzio, digiuno ed opere di carità”. L’appello, quindi, è ad “intraprendere questo
percorso con spirito e cuore nuovi”, cercando di “puntare ad un livello più alto della
vita cristiana” e “rinnovando la testimonianza di amore e di fedeltà al Signore”.
Per questo, continua la CEM, “bisogna desistere dalla tentazione di essere cristiani
tiepidi; anzi, è necessario mettere a frutto i nostri variegati talenti per il bene
nostro e dei nostri fratelli”. “Il Malawi – sottolineano i presuli – sarebbe un posto
migliore in cui vivere se tutti noi giocassimo il nostro ruolo”. La Quaresima, dunque,
sia realmente un tempo di “carità reciproca, servizio ed opere di buona volontà”.
In quest’ottica, si richiede ai cristiani di combattere contro alcuni “mali” che affliggono
il Paese, come “corruzione, nepotismo, tribalismo, orgoglio, stregoneria, satanismo,
abusi sui minori, alcolismo”, poiché “si tratta di mali contrari alla legge d’amore
che è il fulcro della vita cristiana”. Di qui, l’appello che la CEM lancia affinché
si preghi “per il Malawi ed i suoi leader, che hanno la grande responsabilità di lavorare
per il bene di ciascuno e di tutti”. “Il Paese sta attraversando un momento davvero
difficile – scrivono ancora i presuli nel messaggio – Ma come credenti noi sappiamo
che Dio non ci abbandonerà perché Egli ci ama moltissimo”. Infine, la Conferenza episcopale
si affida a Maria, “Madre della Chiesa”, affinché aiuti i fedeli a trasformarsi in
“uomini e donne pieni di fede, speranza e carità”. (I.P.)