2012-02-22 16:16:01

Rapporto Auser: sempre più anziani poveri in Italia


In Italia i pensionati poveri sono 2,3 milioni. Ma il dato è destinato a crescere: gli anziani sono sempre più a rischio povertà a causa della crisi economica, delle recenti manovre del governo e di maggiori spese legate alla casa e ai consumi energetici. E’ quanto emerge dal “Rapporto sulle condizioni sociali degli anziani in Italia”, presentato dall’associazione Auser. Ascoltiamo Francesco Montemurro, direttore Ires “Lucia Morosini”, intervistato da Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

R. – In tutta Italia gli anziani – in modo particolare nel Sud, ma anche nel Nord-Ovest – presentano una situazione di peggioramento sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista sociale. L’altro aspetto importante, che si accompagna agli effetti della crisi, è quello legato alle manovre correttive, varate soprattutto negli ultimi due anni dai diversi governi nazionali. E' chiaro che dobbiamo fare anche riferimento all'ultima manovra "Salva Italia" per quanto riguarda l'avvio del processo di riconsiderazione delle pensioni che non si fermerà al blocco delle indicizzazioni per quanto attiene le pensioni superiori ai 1400 euro. Si tratta di una serie di misure che non tengono conto della peculiarità della famiglia italiana, che è sempre più orientata verso la “famiglia anziana”, che in Italia rappresenta, ormai, il 30 per cento dei nuclei familiari. Faccio soprattutto riferimento all’introduzione dell’Imu – la nuova Ici – anche per la prima casa: molto probabilmente penalizzerà le famiglie anziane nella sua applicazione. Molti anziani vivono in grandi case di proprietà, perché in passato queste abitazioni hanno ospitato le loro famiglie, con i loro figli. Ora verranno penalizzati dai nuovi computi di costo. Occorre tener conto che gli anziani sono una risorsa importante e non un peso.

D. – Possiamo dire che rappresentano “l’elemento di scurezza” affinché regga il sistema-Paese…

R. – Sempre più spesso, in quest’ultimo periodo, viene utilizzato il termine di “ammortizzatore sociale”. Gli anziani aiutano in modo cospicuo le reti familiari. Secondo l’Istat, gli anziani aiutano le famiglie a tenere i consumi quasi stabili. (vv)

Occorre capovolgere l’orientamento culturale, ancora prevalente, secondo cui gli anziani siano un peso e non una risorsa per la società: è quanto sottolinea, al microfono di Amedeo Lomonaco, il presidente nazionale Auser, Michele Mangano: RealAudioMP3

R. – Uno dei punti fondamentali che ci poniamo tutti – tutte le associazioni che operano in favore degli anziani – è quello di ribaltare il luogo comune che l’anziano sia un peso per la società, un soggetto da assistere. Rispetto ai 12 milioni e 500 mila over 65 che vivono in Italia, solo un milione e settecento mila non è autosufficiente. La stragrande maggioranza delle persone, dunque, dà un contributo, anche in termini di “ammortizzatori sociali”, alla propria famiglia, ai propri figli ed ai propri nipoti. Interpretare quindi l’idea di un anziano come “un’energia rinnovabile” per la comunità, è un fatto che deve far superare il luogo comune.

D. – Intanto, però, si riducono i servizi di assistenza...

R. – Il paradosso, infatti, è proprio questo: mentre gli anziani danno di più, alla fine sono proprio loro quelli che vengono maggiormente colpiti dalla crisi e dai provvedimenti economici.

D. – Tra le realtà che funzionano, si conferma il sempre prezioso impegno del mondo del volontariato e dell’associazionismo cattolico...

R. – Assolutamente. Tutti operano nella direzione dell’altruismo, di un rafforzamento dei legami sociali. Tuttavia, la crisi morde anche l’associazionismo. Nel momento in cui cresce il bisogno e non c’è una risposta adeguata dell’intervento pubblico, c’è una difficoltà nel rispondere a tutte le sollecitazioni che arrivano. Al volontariato, tutto questo fa vivere male questa sua disponibilità al dono. Penso, quindi, che la crisi incida non soltanto sulla vocazione alla solidarietà, ma proprio sull’impossibilità di svolgere, fino in fondo, quello che una persona vorrebbe fare per gli altri. (vv)








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