Malta. I vescovi per la Quaresima: uscire dall’esilio spirituale della cultura di
oggi
Vivere il tempo di Quaresima come un’opportunità per uscire dall’esilio della cultura
contemporanea: è l’invito che la Chiesa di Malta rivolge ai suoi fedeli nella Lettera
pastorale per la Quaresima 2012. Nella lunga missiva, a firma di mons. Paul Cremona
e di mons. Mario Grech, rispettivamente arcivescovo di Malta e vescovo di Gozo, si
spiega che per esilio si intende “tutto ciò che ci allontana da Dio”. Ciò si verifica,
ad esempio, “quando non consideriamo le nostre decisioni alla luce della Parola di
Dio, o quando sentiamo che nella nostra vita non abbiamo bisogno di Gesù o della Chiesa,
tranne che nei momenti di emergenza come la malattia o la morte. O ancora, quando
siamo totalmente consumati dal materialismo a tal punto che ignoriamo i principi etici
e le giuste misure”. In sostanza, continuano i presuli, “siamo in un esilio spirituale
quando mettiamo da parte i comandamenti di Dio” e ciò si riscontra spesso “nel nostro
mondo contemporaneo”, in cui “molte persone ritengono che se spingono Dio da una parte,
saranno libere di seguire le proprie inclinazioni”. In realtà, poi, “esse realizzano
che hanno bisogno di Dio e tornano a rivolgersi a Lui ancora una volta”. Per questo,
la Chiesa di Malta ribadisce che “il tempo di Quaresima diventa più significativo
se scegliamo un percorso che ci porti fuori dal nostro esilio”, ovvero se decidiamo
di “dedicare più tempo alla preghiera, essere più moderati nelle cose puramente materiali,
leggere la Parola di Dio, accostarsi al sacramento della Riconciliazione, che aiuta
a discernere cosa è giusto e cosa è sbagliato nella vita, ed essere in più stretta
comunione con il sacramento dell’Eucaristia”. “Offriamo ai fedeli queste proposte
come una sfida – concludono mons. Cremona e mons. Grech – per iniziare un lungo percorso
che li porti a riflettere più profondamente sul mistero del vivere come cristiani”.
(A cura di Isabella Piro)