India. Caso “Enrica Lexie”: erano cattolici i due pescatori uccisi dai marò
“I due pescatori uccisi nell’incidente che vede coinvolti i militari italiani erano
entrambi cattolici di Moothakara. Con il vescovo, mons. Stanley Roman, siamo andati
a portare consolazione alla famiglia, sconvolta dal dolore. E’ una tragedia per la
nostra piccola comunità, dove la pesca è il primo mezzo di sussistenza”: lo dice all'agenzia
Fides padre John Jerry Issac, cancelliere della diocesi di Quilon, antico nome di
Kollam. Al largo del porto di Kollam si è verificato il 15 febbraio scorso, l’incidente
che ha visto coinvolta la petroliera italiana “Enrica Lexie” e i due militari italiani
a bordo, accusati di aver ucciso due pescatori su un peschereccio locale, scambiandoli
per pirati. I due uccisi sono Ajesh Binki di 25 anni e Jalastein di 45, entrambi originari
del Tamil Nadu ma residenti in Kerala. Il Kerala è lo stato indiano con maggior percentuale
di cattolici (oltre il 20%) ed è sede del nuovo cardinale indiano, George Alencherry,
nonchè cuore della comunità cattolica di rito siro-malabarese. Padre Issac racconta
a Fides che “la comunità è molto agitata, dato che non è il primo episodio del genere,
in cui a soccombere sono pescatori locali: vittime, in casi diversi negli ultimi mesi,
di grandi navi commerciali. Per questo nell’opinione pubblica c'è una forte richiesta
di giustizia in quanto - nota il sacerdote - “davanti alle nostre coste la pirateria
è ben poco diffusa: lo è molto di più altrove”. Padre Issac rimarca un pericolo: “C'è
il rischio che alcuni leader politici vogliano sfruttare l'episodio ai fini di propaganda,
dato che nei prossimi mesi si terranno le elezioni nello Stato. Come Chiesa locale,
speriamo vengano seguite tutte le vie e le procedure nel rispetto della legalità e
della giustizia, per rendere un buon servizio alla verità”. (R.P.)