Il Papa ai nuovi cardinali: difendete l'unità della Chiesa e portate la luce di Cristo
all'umanità intera
Difendere e far crescere l’unità nella Chiesa: è l’esortazione rivolta dal Papa ai
22 nuovi cardinali, ricevuti in Aula Paolo VI assieme a familiari ed amici. Un’udienza,
nella quale il Pontefice ha ribadito che pur tra vicende convulse e contrastanti,
la Chiesa è sempre viva e presente. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“L’unità nella
Chiesa è dono divino da difendere e far crescere”: è quanto sottolineato da Benedetto
XVI nel suo discorso ai nuovi porporati. Un intervento articolato in ben 9 lingue
a evidenziare l’universalità della Chiesa, espressa nelle diverse nazionalità dei
22 nuovi cardinali. Il Papa ha messo l’accento sul valore dell’unità dei fedeli attorno
ai propri pastori e al Successore di Pietro:
“Siate uniti a loro e tra di
voi nella fede e nella carità per essere sempre più fervorosi e coraggiosi testimoni
di Cristo”.
Ha quindi rilevato che la creazione dei nuovi cardinali è “occasione
per riflettere sulla universale missione della Chiesa nella storia degli uomini”:
“Nelle
vicende umane, spesso così convulse e contrastanti, la Chiesa è sempre presente, portando
Cristo, luce e speranza per l’intera umanità. Rimanere uniti alla Chiesa e al messaggio
di salvezza che essa diffonde, significa ancorarsi alla Verità, rafforzare il senso
dei veri valori, essere sereni di fronte ad ogni avvenimento”.
L’udienza
si è contraddistinta per un clima particolarmente festoso, con i fedeli che hanno
più volte sventolato le bandiere dei Paesi d’origine dei cardinali. Il Papa ha ribadito
quanto sia importante il legame tra pastori e fedeli:
“Venerati fratelli,
l’affetto e la preghiera di tante persone a voi care vi sostengano nel vostro servizio
alla Chiesa, affinché ciascuno di voi possa rendere generosa testimonianza al Vangelo
della verità e della carità”.
Parlando in francese, il Papa ha sottolineato
che la nostra società, alle prese con momenti di incertezza, ha bisogno della luce
di Cristo:
Que chaque chrétien en témoigne… “Che ciascun cristiano
– è stata la sua esortazione – testimoni” il Vangelo “con fede e coraggio e il tempo
di Quaresima che si avvicina possa farci ritornare a Dio”.
Tra le persone che
da diverse parti del mondo si sono ritrovate oggi nell’Aula Paolo VI accanto ai neo
cardinali, Fausta Speranza ha realizzato alcune brevi interviste:
For archbishop
Dolan, who is for New York ... “Per l’arcivescovo di New York, Dolan siamo
qui: è una persona molto speciale, forte. Siamo orgogliosi perchè rappresenta New
York e gli Stati Uniti. E’ molto vicino ai giovani ed è impegnato con diversi programmi
per noi giovani …”.
“Il nostro vescovo l'arcivescovo maggiore della Chiesa
Greco-Cattolica della Romania, Sua Beatitudine Lucian Mureşan, è stato fatto cardinale
e allora abbiamo compiuto un pellegrinaggio e siamo venuti in tanti per essere qui
con lui. Anche sotto il comunismo lui non ha rinunciato alla sua fede: è stato cacciato
via dalla sua missione a causa della sua fede, perché sotto il comunismo non si poteva
esprimere liberamente”.
“Siamo qui per l’elezione a cardinale di un prelato
originario della nostra diocesi di Vercelli e che è attualmente vescovo di Alessandria,
sua eminenza il cardinale Giuseppe Versaldi. Questo ci riempie di gioia perché attraverso
la sua personalità porta in mezzo a noi la Parola di Cristo con umiltà, con saggezza,
e soprattutto con la coscienza dei tempi in cui stiamo vivendo: cioè, con tutte le
difficoltà che il mondo di oggi ci mette di fronte ogni giorno. E tuttavia, sempre
con una grande serenità, che il nostro cardinale ci ha trasmesso da parroco e che
credo continuerà a trasmetterci”.
Del neocardinale George Alencherry, arcivescovo
maggiore di Ernakulam-Angamaly dei siro-malabaresi, ci dicono:
He actually
represents what India is: he is very humble, … “Egli ben rappresenta l’India:
è molto umile, molto, molto amabile… E’ stato vescovo nella nostra diocesi, per la
nostra famiglia e per la nostra gente, e veramente tutti lo adorano. Da lui ci aspettiamo
un grande ministero e speriamo nella benedizione dell’Onnipotente, affinché questo
accada”.