Passo indietro del presidente della Repubblica federale tedesca, Wulff. La Merkel
al lavoro per una successione in tempi brevi
In Germania le dimissioni del presidente della Repubblica, Christian Wulff, accusato
di corruzione, cambiano i programmi della cancelliera, Angela Merkel, costretta per
la seconda volta ad annullare la sua visita in Italia. Oggi avrebbe dovuto incontrare
il premier Mario Monti e il presidente Giorgio Napolitano. Il servizio di Adriana
Masotti
Potrebbe
essere aperto già domani dalla procura di Hannover, il procedimento formale di indagine
nei confronti dell'ormai ex presidente della Repubblica tedesca, Christian Wulff.
Il suo passo indietro annunciato questa mattina, infatti, fa decadere il diritto all'immunità
e rende superfluo il voto parlamentare sulla richiesta di revoca che la procura aveva
avanzato ieri, richiesta decisiva per convincere Wulff a lasciare l’incarico. L’accusa
rivolta al presidente tedesco è di aver ottenuto un prestito privato a tassi agevolati
da parte della moglie di un uomo d'affari e alcune vacanze pagate da amici facoltosi,
quando era ancora presidente della Bassa Sassonia, ma anche di aver cercato di condizionare
la stampa perché non pubblicasse notizie a riguardo. "La fiducia dei cittadini nei
miei confronti è venuta a mancare e per questo non posso fare altro che abbandonare
la carica di Presidente della Repubblica federale " ha spiegato Wulff ribadendo di
aver fatto degli errori, ma in buona fede. Rispetto e rammarico ha espresso la cancelliera
Merkel costretta a rinviare la sua visita a Roma. La Merkel ha spiegato che ''con
le sue dimissioni Wulff ha messo in secondo piano la convinzione di essersi comportato
sempre correttamente, rispetto all'incarico ricoperto e rispetto al servizio al popolo''.
E ha precisato: “Il nostro stato di diritto prevede che siamo tutti uguali davanti
alla legge''. La cancelliera dovrebbe incontrare già oggi i leader dei partiti della
coalizione di governo per discutere della successione a Wulff. Intanto designato presidente
ad interim della Repubblica federale tedesca, è Horst Lorenz Seehofer, già governatore
della Baviera.
La cancelliera tedesca Merkel ha garantito il dialogo con tutte
le forze politiche al fine di trovare la più presto un candidato comune per la presidenza.
Come interpretare questa presa di posizione? Eugenio Bonanata lo ha chiesto
ad Angelo Paoluzzi, esperto di Germania:
R.
– Possiamo interpretarla nel senso che la Merkel sa benissimo di non avere una maggioranza
tra il parlamento che il Bundestag, cioè il Consiglio degli Stati, perché avendo perso
nei mesi scorsi alcune situazioni regionali, a questo punto è necessario arrivare
ad un compromesso con l’opposizione.
D. – Questo momento di passaggio cosa
significa per l’economia tedesca?
R. – Per l’economia tedesca, non vuole dire
molto. Per la politica tedesca, invece, significa qualcosa: è un esempio di serietà,
di consapevolezza che certe situazioni non vanno sopportate e che dunque vanno cambiate.
In tre mesi si è risolta una crisi istituzionale. Questo fa ben sperare per il futuro
della Germania e, diciamo, anche per la solidità delle istituzioni tedesche.
D.
– Quindi, in sostanza, le conseguenze di questo avvicendamento sulla politica tedesca
possono essere non eclatanti...
R. – Possono essere non clamorose. Comunque,
sono un esempio di serietà. E poi hanno questa caratteristica: si risolvono rapidamente.
D.
– Spostando l’attenzione a livello europeo, la Germania è impegnata in prima linea
nella situazione economica. Quali possono essere le ripercussioni sul lavoro della
Merkel?
R. – Possono esserci se va alla presidenza un socialdemocratico, un
verde o un indipendente un po’ grintoso. Però, in genere, il presidente della Repubblica
tedesca è una personalità che regna e non governa: porta all’estero il buon nome del
suo Paese. (bi)