Concistoro: il Papa e i cardinali insieme per una giornata di preghiera sulla nuova
evangelizzazione
Si è svolta ieri, in Vaticano, nell’Aula nuova del Sinodo, la Giornata di preghiera
e riflessione convocata dal Papa per i membri del Collegio Cardinalizio e i nuovi
cardinali, in occasione del Concistoro di oggi per la creazione di 22 nuovi porporati.
La Giornata, informa una nota della Sala Stampa Vaticana, ha avuto inizio con la celebrazione
dell’Ora Terza, cui ha fatto seguito il saluto del cardinale decano, Angelo Sodano.
Il tema principale della giornata: “L’annuncio del Vangelo oggi, tra "missio ad gentes
e nuova evangelizzazione” è stato introdotto da una relazione dell’arcivescovo di
New York, Timothy Dolan. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“La nuova
evangelizzazione genera missionari entusiasti”: è quanto affermato dall’arcivescovo
di New York, Timothy Dolan, che nella sua appassionata relazione ha sottolineato che
“nessun cristiano” è escluso dal “compito di testimoniare Gesù, trasmettendo ad altri
l’invito del Signore nella vita quotidiana”. Il cardinale designato ha quindi sviluppato
in sette punti una strategia di evangelizzazione che – ha evidenziato – deve oggi
confrontarsi con la secolarizzazione. Siamo, ha soggiunto, “davanti alla sfida di
combattere l’analfabetismo catechetico”. Del resto, ha constatato, anche “una persona
che si vanta di aderire al secolarismo” riconosce che l’umanità sarebbe un assurdo
senza un Creatore. Ed ecco perché anche New York, che dà l’impressione di essere “la
capitale della cultura secolarizzata”, è “ciononostante una città molto religiosa”.
L’arcivescovo Dolan ha quindi esortato la Chiesa a essere sicura ma non trionfalista,
giacché anch’essa “ha sempre bisogno di essere evangelizzata”. Ancora, ha ricordato
che il Concilio Vaticano II e gli ultimi Papi esortano i fedeli a “pensarsi come una
schiera di missionari ed evangelizzatori”. Ma quale stile deve dunque contraddistinguere
questo nuovo urgente compito della Chiesa? “La nuova evangelizzazione – ha detto il
futuro cardinale – si compie con il sorriso non con il volto accigliato”. E ha ribadito
che la nuova evangelizzazione “è un atto d’amore”. L’arcivescovo di New York poi ha
concluso la sua relazione affermando che “abbiamo bisogno di dire di nuovo come un
bambino la eterna verità, la bellezza e la semplicità di Gesù e della sua Chiesa”.
Successivamente,
il presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione,
l'arcivescovo Rino Fisichella, ha svolto una comunicazione sull’Anno della Fede, sul
suo significato alla luce della Lettera Apostolica Porta fidei. L’obiettivo
principale di questo Anno – ha detto – è far riscoprire la gioia dell’incontro con
Cristo in un momento di particolare crisi, che vede molti cristiani indifferenti e
lontani dalla vita della comunità. L'Anno della Fede – ha osservato ancora mons. Fisichella
– diventa così un’occasione propizia perché la Chiesa intera offra una comune testimonianza
della sua fede nel Signore Risorto.
Dopo gli interventi dell’arcivescovo Dolan
e dell’arcivescovo Fisichella, hanno avuto inizio gli interventi dei partecipanti
alla Giornata. Vi è stato spazio sufficiente per sette interventi di varia tematica
fino alla recita dell’Angelus guidata dal Santo Padre. Nel pomeriggio, dopo i Vespri
alle ore 17, continueranno gli interventi dei partecipanti. Sul totale dei 213 membri
del Collegio cardinalizio, compresi i 22 nuovi cardinali, ne erano presenti 133. Gli
assenti si erano scusati per motivo dell’età o della salute o di precedenti impegni
inderogabili.
In un articolo pubblicato dall’Osservatore Romano, mons. Guido
Marini informa che sono state apportate alcune piccole modifiche, approvate dal Papa,
allo svolgimento del Concistoro di domani. In particolare – spiega il Maestro delle
Celebrazioni Liturgiche Pontificie – l’anello cardinalizio e la berretta verranno
consegnati dal Papa ai nuovi porporati nel Concistoro e non più nel Santa Messa del
giorno successivo, che diventa così “una celebrazione di ringraziamento al Signore
per il dono dei nuovi cardinali alla Chiesa”.
Nel pomeriggio, dopo la celebrazione
dei Vespri, è ripresa la serie degli interventi dei presenti. Gli interventi, si legge
in un comunicato della Sala Stampa, sono stati in tutto, fra la fine della mattina
e il pomeriggio, 27, e hanno toccato una gamma molto ampia di argomenti sul tema della
nuova evangelizzazione e l’Anno della fede.
Si è parlato dei problemi dell’evangelizzazione
nelle diverse aree del mondo e nelle diverse culture: la crescita dei cristiani in
Cina nonostante le difficoltà, il dialogo interreligioso e la lotta contro la povertà
in India, l’importanza della religiosità popolare per l’evangelizzazione nell’America
Latina, il confronto con il secolarismo che tende a emarginare la religione dalla
vita sociale in Occidente, le sfide, le difficoltà ma anche le prospettive incoraggianti
e gli eventi che sono segno di speranza, come le nuove e vivaci realtà ecclesiali,
le Giornate Mondiali della Gioventù o i Congressi Eucaristici internazionali, cosicché
non mancano prospettive incoraggianti.
Si è parlato dell’emergenza educativa,
del rinnovamento della catechesi, della trasmissione della fede ai giovani, della
formazione degli evangelizzatori - laici, religiosi e sacerdoti -, della necessità
di una fede matura, capace di testimonianza e di giudizio sulla realtà del mondo di
oggi.
Si sono proposti suggerimenti per l’Anno della fede, da un itinerario
di approfondimenti che accompagni i diversi tempi dell’anno liturgico, all’incoraggiamento
di pellegrinaggi in Terra Santa e a Roma, a forme nuove di missione popolare. Si è
insistito sull’impegno ecumenico dei cristiani nell’annuncio della fede comune in
Cristo, sull’attualità del Concilio Vaticano II come bussola per il cammino della
Chiesa di oggi, sul valore della testimonianza della gioia cristiana e della santità,
e del fascino permanente delle figure dei Santi.
Prima della recita dell’Angelus,
verso le 19, il Santo Padre ha concluso la riflessione con un suo intervento, in cui
ha ringraziato i relatori – definendo la relazione del card. Dolan “entusiasmante,
gioiosa e profonda”, e la comunicazione di S.Ecc. Mons. Fisichella “un ricco contributo
di idee e di iniziative” – e ha ringraziato pure tutti i partecipanti alla Giornata,
affermando che gli interventi hanno rappresentato un “ampio mosaico di idee e di proposte”.
Ha messo in rilievo l’importanza del Concilio Vaticano II per “riscoprire la contemporaneità
di Gesù e della fede”. Ha rilevato la necessità di un vero rinnovamento della catechesi
per mettere in risalto i suoi preziosi contenuti di verità, reagendo a quello che
è stato definito “analfabetismo religioso”. Ha riaffermato fortemente la necessità
della profonda convinzione della verità della rivelazione di Dio nel suo Figlio Gesù
Cristo, poiché “se non c’è verità, non c’è bussola e non sappiamo dove andare”, e
“solo se c’è verità la vita è ricca e bella”. Senza questa convinzione “non possiamo
rievangelizzare l’umanità di oggi”. Poiché Dio è amore, la verità si esprime nella
carità e la carità a sua volta “dimostra la verità”. Il Papa ha concluso che il motto
dell’Anno della fede potrebbe essere riassunto nelle parole: “Vivendo la verità nella
carità”.
Con il Concistoro di oggi, il quarto di Benedetto XVI, saranno in
totale 213 i componenti del Collegio Cardinalizio di cui 125 elettori e 88 ultraottantenni.