Senegal: 850 osservatori della Chiesa cattolica per le prossime presidenziali
La Chiesa cattolica del Senegal metterà a disposizione, su tutto il territorio nazionale,
850 osservatori che seguiranno le elezioni presidenziali di domenica 26 febbraio.
In questo modo, ha spiegato padre Alphonse Seck, vicario generale dell’arcidiocesi
di Dakar e segretario generale della Commissione Giustizia e Pace (Cjp) dei vescovi
senegalesi, “la Chiesa vuole contribuire ad un voto corretto e a risultati senza contestazioni”.
Ricordando che la Chiesa “interpella gli uomini politici affinché ciascuno, al proprio
livello, si assuma le proprie responsabilità, in modo che nel Paese regni la pace”,
padre Seck ha aggiunto: “La supervisione di elezioni regolari e trasparenti, i cui
risultati siano rispettati da tutti, allontana lo spettro della violenza”. In questo
senso, la Commissione Giustizia e Pace ha intrapreso una campagna di sensibilizzazione
affinché lo scrutinio dei voti si svolga in modo calmo e trasparente. Nel gennaio
scorso, la Cjp ha pubblicato un documento intitolato “Campagna per l’elezione presidenziale
del febbraio 2012”, che aiuta i lettori a comprendere i meccanismi della votazioni
e richiama l’importanza di evitare la corruzione. Ma la campagna di sensibilizzazione
include anche altre forme di comunicazione: dibattiti, incontri teatrali, piccoli
concerti di quartiere e un’ampia informazione su social network come Facebook. Intanto,
il clima politico nel Paese si fa sempre più teso: sono tredici i candidati in lizza
per la poltrona del capo di Stato; tra loro, anche il presidente uscente Abdoulaye
Wade, che si candida per il terzo mandato. Oggi, il governo di Dakar ha vietato all’opposizione
di tenere una manifestazione di protesta proprio contro Wade, al quale si contesta
la regolarità della candidatura. Il presidente uscente sostiene invece di avere i
titoli necessari a scendere in campo, in quanto si tratterebbe della sua prima candidatura
dall’entrata in vigore della nuova Carta fondamentale. Una tesi che è stata accolta
dal tribunale incaricato di valutare le candidature avanzate. (I.P.)